Filippo Facci, Libero 12/3/2014, 12 marzo 2014
PORCELLUM RELOADED
Se fermi cento persone per strada e chiedi loro del Porcellum - dal costituzionalista al becchino - ti dicono che hanno capito questo: che ci sono i nominati, e che loro i nominati non li vogliono più, dunque va cambiata la cosa dei nominati, e i nominati non vanno bene se maschi, non vanno bene se femmine e non vanno bene neppure se sono 50 e 50, perché il clientelismo maschile e quello femminile hanno in comune appunto il clientelismo. Ti dicono questo da anni e il risultato è cheora l’Italicum se ne fotte. I nominati sono lì, partecipano a cento talkshow, blaterano per ore, girano attorno alla faccenda dei nominati e ci prendono per stanchezza, i giornalisti si stufano e finiscono per inseguirli sulla cazzata del giorno: ma, esauriti i verbi al futuro, il tema resta quello, i nominati, i raccomandati, gli imbucati, gli amici, le amiche, tutta la gran massa dei non-rappresentanti che la gente guarda e ascolta in cagnesco. Ma Berlusconi questa cosa non l’ha capita, e in realtà neanche Renzi. Pensano che la gente sia sfibrata dalla crisi e che se ne dimenticherà, straparlano di preferenze e del pericolo di «clientele», ma non hanno capito che le clientele vengono identificate con loro, coi partiti. Pensano che gli italiani siano tutti svaniti, che non sappiano che le preferenze funzionano benissimo nelle elezioni comunali e regionali ed europee. Non pensano che, dopo anni di strepiti, la gente tornerà semplicemente a strepitare. Diranno che c’è l’antipolitica.