Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  marzo 12 Mercoledì calendario

IL LATO HARD DEL CIBO


Il ventiquattrenne Choi, alias re degli chef Biryong, ogni sera alle dieci indossa la mimetica e comincia a divorare cibo davanti ad una telecamera. Prima si dimena in una cucina hi-tech, poi chiede ai fans se è il momento di ingoiare maiale stufato e scatena le mascelle davanti a migliaia di ammiratori che lo seguono in streaming. A contendergli il successo sono la Diva, giovane extra-large che trangugia torte alla crema e pollo fritto, e un comico australiano che racconta barzellette irresistibili mentre si gonfia di cavolo fermentato. «Mangia e ciatta» è oggi il web-show preferito in Corea del Sud e chi è disposto a metter su venti chili all’anno diventa una star. Il pubblico si collega con il proprio divoratore preferito, lo segue mentre si ingozza, chiacchiera online e accetta imbarazzanti soprannomi. A Seul il reality dei bulimici è chiamato «food porn». Il cibo sostituisce il sesso, ma il problema non cambia: la Rete promette ciò che manca e accende il desiderio di ciò che più spaventa. A un popolo di anziani soli non resta così che il bisogno di mangiare virtualmente con qualcuno: meglio se superdotato di appetito e con uno stomaco di ferro.