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 2014  marzo 12 Mercoledì calendario

ARRIVA IL DOPPIO TURNO, MA SOLO PER LA CAMERA


ROMA — La Camera darà stamattina il voto finale sulla nuova legge elettorale che dovrebbe mandare in soffitta il Porcellum approvato dalla maggioranza di centrodestra nel dicembre del 2005. Il nuovo meccanismo ricalca il precedente: sistema proporzionale con premio di maggioranza alla coalizione vincente. Ma questa volta viene prevista una soglia minima per accedere al premio: il 37 per cento. In caso contrario si va al ballottaggio fra le due coalizioni, o partiti, più votate. Altra novità sono le liste corte, anche se ancora bloccate. Rimangono invece le candidature plurime che erano uno degli elementi più criticati del vecchio Porcellum.
La legge però vale solo per la Camera, con la promessa sottoscritta dalla maggioranza e da Fi, di varare presto la riforma del Senato.

PREMIO SOLO A CHI SUPERA IL 37% ALTRIMENTI SI VA AL BALLOTTAGGIO –

IL NUOVO sistema elettorale, ribattezzato Italicum, come il precedente Porcellum è un sistema proporzionale che prevede un premio di maggioranza. Nella nuova versione, al contrario della precedente dove non c’era un tetto, il premio viene assegnato al partito o alla coalizione che riesce a superare la soglia del 37 per cento dei voti. Il premio di maggioranza previsto dovrebbe portare il partito o la coalizione vincente al 55 per cento dei seggi pari a 340 deputati e non è possibile superare questa quota. Nel caso in cui nessuno riesca a superare il 37 per cento si va dopo quindici giorni al turno di ballottaggio fra i due partiti o le due coalizione che hanno ricevuto il maggior numero di voti. In questo caso si prevede di assegnare 327 seggi al vincitore. Dal calcolo totale sono esclusi i 12 seggi della circoscrizione estera.

SBARRAMENTI ALL’8 E AL 12 PER CENTO I PICCOLI PARTITI AD ALTO RISCHIO –

LA NUOVA legge elettorale prevede una serie di sbarramenti per accedere alla ripartizione dei seggi. Il primo è quello del 12 per cento, percentuale che una coalizione deve superare per accedere alla ripartizione dei seggi. Dentro la coalizione otterranno seggi i partiti coalizzati che superano la soglia di sbarramento del 4,5 per cento. Uno dei punti molto criticati è che i voti dei partiti che restano sotto la soglia del 4,5 per cento non producono rappresentanza, ma concorrono a raggiungere la soglia per il premio di maggioranza. Nel caso in cui la coalizione superi il 37 per cento tutti i seggi saranno incamerati solo dal partito, o dai partiti coalizzati che hanno superato il 4,5 per cento. Infine è prevista una soglia molto alta, l’8 per cento, per i partiti che decidono di correre da soli.

LISTE BLOCCATE MA MOLTO CORTE PER 120 COLLEGI ELETTORALI –

IL NUOVO sistema elettorale prevede di assegnare i seggi dei deputati in un massimo di 120 collegi che dovrebbero più o meno corrispondere alle attuali 109 province. L’Italicum, nonostante le proteste e le proposte, non supera il meccanismo delle liste bloccate previsto dal Porcellum. La novità è che al contrario del sistema precedente si prevedono però delle liste che sono ancora bloccate, ma molto corte, con un minimo di tre candidati e un massimo di sei. Questa scelta è stata fatta per soddisfare la richiesta contenuta nella sentenza della Consulta sul Porcellum che chiedeva al legislatore di lavorare per la “riconoscibilità” dei candidati alle elezioni. Il meccanismo assomiglia un po’ a quello della legge elettorale spagnola e, nonostante le richieste e gli emendamenti non prevede la possibilità di esprimere preferenze.

BOCCIATA LA PARITÀ DI GENERE SE NE RIPARLA A PALAZZO MADAMA –

NEI giorni della discussione della nuova legge elettorale grande rilievo ha avuto la questione della parità di genere. Sul tappeto c’erano molti emendamenti sia del Pd che delle altre forze politiche per introdurre nella legge elettorali meccanismi di riequilibrio fra i sessi sia al momento delle candidature che in quello dell’elezione. Lunedì però sono stati bocciati gli emendamenti che prevedevano l’alternanza uomo-donne nelle liste, il 50 e 50 per cento fra i capilista e quello minimalista del rapporto 60 e 40 sempre fra i capilista. In attesa che la battaglia si sposti al Senato, resta in vigore la previsione di liste formate in base al criterio che prevede due appartenenti ad un sesso seguiti da uno dell’altro. Ieri infatti, sono stati bocciati altri emendamenti che in modo diverso riproponevano la parità di genere.

UNA LEGGE CHE VALE SOLO PER LA CAMERA CON LA PROMESSA DI RIFORMARE IL SENATO –

LA GRANDE novità dell’Italicum è lo stralcio dalla legge delle norme che riguardavano il Senato. Nell’intesa originale fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, in attesa della riforma costituzionale che dovrebbe trasformare Palazzo Madama in una camera eletta dalle realtà locali, era prevista come clausola di salvaguardia una legge elettorale per il Senato. Ma le dispute politiche all’interno del Pd e della maggioranza, in particolare si sono spesi per questo il Nuovo centrodestra e gli altri gruppi, hanno portato ad un nuovo accordo che limita l’applicazione dell’Italicum alla sola Camera. In attesa delle nuove norme costituzionali, in caso di elezioni anticipate si andrebbe a votare per Palazzo Madama con la legge proporzionale uscita dalla sentenza della Consulta.

DISTORSIONI MAGGIORITARIE E SEGGI CASUALI LE CRITICHE E I DIFETTI DELL’ALGORITMO –

UNA delle parole chiave della nuova legge elettorale è algoritmo. Il misterioso termine matematico applicato all’Italicum è il meccanismo studiato per ripartire i seggi secondo le varie opzioni previste da premi di maggioranza e soglie. I sistemi di calcolo preparati sono però nel mirino dei critici per almeno due motivi. Il primo è molto politico: il meccanismo sarebbe molto simile al sistema spagnolo e quindi, nonostante le rassicurazioni fornite dal relatore Sisto, avrebbe effetti maggioritari che favorirebbero i partiti più grandi.
La seconda critica parte dalla considerazione che il calcolo basato su una ripartizione nazionale, tra collegi “eccedenti” e “deficitari”, quorum interi e resti, finisce per assegnare i seggi in maniera casuale. Soprattutto per le formazioni minori.