Luciano Mondellini, MilanoFinanza 11/3/2014, 11 marzo 2014
A MARCHIONNE 3,6 MLN DI STIPENDIO
Sergio Marchionne ha incassato complessivamente un compenso di oltre 3,6 milioni nel 2013 in qualità di amministratore delegato di Fiat spa. Il manager italo-canadese ha infatti ricevuto 2,3 milioni come compenso fisso cui si sono aggiunti 1,3 milioni di bonus, oltre a 100 mila euro come benefit non monetari. Non è stato percepito né è previsto venga distribuito un compenso per l’attività svolta dallo stesso manager in qualità di ceo della controllata Chrysler. Sicché Marchionne da Fiat spa ha incassato 900 mila euro in meno rispetto ai 4,5 milioni del 2012. Le cifre emergono dalla relazione sulle remunerazione di Fiat spa, dove si spiega anche che, secondo quanto previsto dal piano di incentivazione approvato dall’assemblea degli azionisti del 2012, nel 2013 è maturato in favore di Marchionne il diritto a ricevere 2,3 milioni di azioni Fiat. Tuttavia il manager non ha ancora esercitato il relativo diritto e a oggi non ha ricevuto alcuna azione in esecuzione di tale piano. Nel 2013, inoltre, non vi è stata alcuna variazione nelle stock option assegnate a Marchionne in forza dei piani di incentivazione approvati nel 2004 e 2006. Mentre il manager ha ricevuto restricted stock unit del valore teorico alla data dell’assegnazione di 200 mila dollari, con lo scopo di assicurare un trattamento equivalente a quello dei membri non esecutivi del consiglio di amministrazione. Tali diritti sono esercitabili al momento della cessazione dalla carica e l’eventuale futuro effettivo realizzo sarà funzione della performance di Chrysler. In totale quindi, sommando i compensi effettivamente incassati e il valore potenziale delle opzioni a sua disposizione, l’onere figurativo di Marchionne nel bilancio Fiat è stato di 6,2 milioni circa.
Queste cifre si sommano a quanto incassato da Marchionne in qualità di presidente di Cnh Industrial. Come anticipato da MF-Milano Finanza giovedì scorso, il manager italo-canadese nel 2013 ha ricevuto dalla società dei camion un compenso fisso complessivo (che include quindi Cnh e Fiat Industrial) di circa 1,3 milioni, cui si sono aggiunti 800 mila euro in qualità di compenso variabile legato agli obiettivi raggiunti. In totale quindi nel 2013 Marchionne ha incassato 2,1 milioni da Cnh come compensi monetari cui si sono aggiunte le cosiddette le opzioni. Secondo il piano di incentivazione approvato dall’assemblea degli azionisti di Fiat Industrial nel 2012, nel 2013 è maturato in favore di Marchionne il diritto a ricevere 366.667 azioni Cnh Industrial. Marchionne tuttavia, non ha ancora esercitato il relativo diritto e pertanto a oggi non ha ricevuto alcuna azione in esecuzione di tale piano.
Insomma, facendo la somma tra Fiat spa e Cnh Industrial, solamente come compensi monetari Marchionne ha incassato oltre 5,7 milioni nel 2013, cui bisogna aggiungere le opzioni di diversa natura che il manager avrà il diritto di esercitare in futuro secondo le norme stabilite dall’assemblea dei soci nel 2012
John Elkann, invece, che di Fiat Spa è il presidente, ha ricevuto dalla casa automobilistica un compenso di 1,3 milioni. A questi bisogna aggiungere 200 mila euro come benefici non monetari. Il nipote dell’Avvocato aveva invece ricevuto 100 mila euro in qualità di consigliere di Cnh Industrial. In totale quindi Elkann ha incassato 1,4 milioni dalle due società frutto della scissione della vecchia Fiat ufficializzata a inizio 2011.