Jason Koebler, Vice.com 10/3/2014, 10 marzo 2014
ABBIAMO CHIESTO A UN RABDOMANTE DI SPIEGARCI COME FA A TROVARE L’ACQUA
Mentre la costa orientale degli Stati Uniti è ossessionata dalle tempeste di neve, in California si trascina una siccità da record. La situazione è così disperata che gli agricoltori dello stato hanno chiesto aiuto ad alcuni rabdomanti, un gruppo di persone che hanno la capacità di trovare l’acqua grazie alla loro intuizione e a una serie di strumenti con nomi come bacchette L e Y, pendoli e bobber. In giro hanno preso a chiamarli gli "stregoni dell’acqua," tant’è che alcuni di loro affermano di poter trovare l’acqua sotterranea solo guardando una mappa di un appezzamento di terreno (giusto per la cronaca, è molto più difficile che limitarsi a indicare le parti blu della cartina).
La pratica si è radicata a tal punto nell’agricoltura che nel 1988, la United States Geological Survey ha pubblicato un rapporto che smonta la cosa senza fare troppi complimenti. «Casi studio e dimostrazioni da parte dei rabdomanti possono sembrare convincenti, ma quando la rabdomanzia è esposta a un esame scientifico, si presenta un quadro molto diverso», dice il rapporto. «La spiegazione naturale del successo della rabdomanzia è che in molte zone l’acqua sarebbe comunque difficile da non individuare. Il rabdomante di solito sostiene che il punto indicato dalla bacchetta è l’unico dove si trova l’acqua, ma non è detto che ciò sia necessariamente vero. In una regione con adeguate precipitazioni e una geologia favorevole, è difficile fare un buco e non trovarci dell’acqua».
Nonostante tutto, ho chiamato Barney Turner – capo dei rabdomandi della Nor Cal, un gruppo di 100 stregoni dell’acqua o giù di lì – per capire cosa diavolo è la rabdomanzia.
Quindi, cos’è esattamente un rabdomante?
«È una persona che ha sviluppato un intuito che gli permette di entrare in sintonia con le vibrazioni dell’acqua. Utilizzando bacchette a L o canne, possono sfruttare tale intuizione come indicatore per dire loro quando entrare in sintonia con quella particolare vibrazione che li porta all’acqua».
Quindi, che devi fare se vuoi trovare l’acqua?
«Se qualcuno vuole trovare l’acqua sulla sua proprietà, mi manda una mappa o una sezione della loro terra. Quello che faccio si chiama rabdomanzia mappale. Mi siedo qui a casa e scorro con bacchette a L sulla sezione. A quel punto capisco, in remoto, se c’è dell’acqua, a quale profondità si trova, e a quanti litri per minuto possono attingere. Poi devo contattare la persona e dirle che c’è dell’acqua nella sua proprietà, e spiegare che si trova a 100, 120 o 160 metri di profondità e che la portata è di un tot di litri al minuto. Se vuole saperne di più, andiamo direttamente sul terreno e gli mostro dove si trova. A quel punto, mostro alla persona il posto, si fa una perforazione e provvedo a correggere la posizione se mi accorgo che l’hanno mancato un poco. Sembra abbastanza semplice, ma di solito ci vogliono alcuni anni per imparare la tecnica».
Non mi pare una cosa semplice. Come posso fare per diventare un rabdomante?
«Be’, vai su internet e cerca Letter to Robin, e il compendio, che è stato curato da Walt Woods, un mio amico che ora è morto. Ti dirà esattamente che cosa devi fare per allenarti a diventare un rabdomante. Ti mostra le basi di come funziona un pendolo, e come programmare te stesso. La tua mente è come un computer. Se vuoi programmare Windows XP, allora devi fare la stessa cosa con la rabdomanzia, ma nella tua mente».
Quanti rabdomanti ci sono nella California del Nord?
«Siamo circa 100, io lo sono da 64 anni, da quando avevo cinque anni. Mio nonno era un rabdomante, mio nipote è un rabdomante, e siamo tutti nati lo stesso giorno».
Cosa ne pensi del termine "stregoni dell’acqua"?
«Non mi dà fastidio, se qualcuno vuole usarlo è colpa della sua ignoranza. Ognuno ha un talento diverso, ma in pratica il 98 percento della popolazione in grado di fare il rabdomante. Comunque, è solo una questione di pratica. Come dice mia moglie, chiunque può suonare il piano, devi solo prendere qualche lezione».
Ti ricordi la prima volta che hai praticato la rabdomanzia?
«Mio nonno era uno scavatore di pozzi e un fabbro, e ricordo che una volta aveva dei problemi a trovare acqua in una città chiamata Garberville. È venuto da noi, i suoi tre nipoti, ci ha dato tre piccole bacchette di salice e ha detto: "Andate a cercare l’acqua". Avevo cinque anni. Comunque, noi non avevamo idea di cosa stavamo facendo, così mi ha mostrato come tenere la bacchetta, e io ho camminato fino a quando non il bastoncino non ha puntato il terreno. Mio nonno è arrivato lì da me e ha esitato un po’. Pensava che l’avessi fatto apposta, ma quando ha messo la sua sopra sopra il dorso della mia, la corteccia si è quasi staccata dalla bacchetta di salice. Quella fu la mia prima esperienza da rabdomante, e da allora l’ho sempre fatto. E così è, da sempre».
E lo puoi fare senza nemmeno andare sul campo?
«Be’, se la persona mi manda la mappa della sua proprietà, posso anche usare solo quella».
Pensi sia una scienza, un’abilità, un’intuizione, o cosa?
«È pura e semplice realtà. Ognuno di noi ha un talento diverso. Alcune persone possono divinare per trovare l’acqua, altre hanno la capacità di rintracciare persone scomparse od oggetti smarriti. Alcune hanno la capacità di vedere l’aura e dire se hai avuto un infortunio o se c’è qualcosa che non va con il tuo corpo. Penso che sia una unione tra scienza e intuizione. Più invecchio e più scopro che tutti hanno la stessa intuizione e abilità. Penso che la cosa risalga ai nostri antenati, visto che ognuno aveva bisogno di trovare l’acqua per sopravvivere».
Si può utilizzare la rabdomanzia per altre cose, giusto?
«Già. Con le bacchette a L si possono trovare corsi d’acqua, e dire dove stanno il nord, sud, est e ovest. Possiamo anche trovare vasche ermetiche che sono state sepolte. Ho appena usato la rabdomanzia per raccogliere i semi giusti da piantare nel mio giardino. Ci sono 80 diverse varietà di pomodori. Come si fa a scegliere quella giusta ? Be’, ho usato la rabdomanzia per trovare i semi più adatti per la mia terra».
Quanto vi fate pagare dagli agricoltori?
«Dipende dal luogo e dalla gravità della siccità, ma di solito tra i 75 e i 200 dollari. A volte, i posti sono davvero lontani, devi stare fuori per otto ore e metti in tasca 200 dollari. Non è che sia una grande cifra».