Paolo Mastrolilli, La Stampa 11/3/2014, 11 marzo 2014
CHIQUITA SI MANGIA METÀ DELLA BANANE DEL MONDO – [MAXI FUSIONE COL COLOSSO FYFFES, ORA IL GRUPPO NON HA RIVALI]
In Italia il marchio Chiquita era già un sinonimo della parola banana, ma ora che la compagnia americana si fonde con l’irlandese Fyffes, evitarle sarà praticamente impossibile. Diventeranno il colosso mondiale del settore, con oltre la metà del mercato globale, se il loro accordo supererà l’esame delle autorità antitrust.
Ieri Chiquita Brands International ha annunciato che acquisterà Fyffes Plc per 407 milioni di euro, o 565 milioni di dollari. La nuova compagnia si chiamerà Chiquita Fyffes e avrà la sede in Irlanda, per ragioni fiscali, ma sarà quotata a New York. Il ceo dell’azienda americana, Ed Lonergan, diventerà presidente del nuovo colosso, mentre il collega europeo David McCann sarà il ceo. Gli investitori di Chiquita manterranno un’azione per ogni titolo già posseduto, mentre quelli di Fyffes ne riceveranno 0,1567, che significa un premium di circa il 38%. I primi però avranno il 50,7% della nuova compagnia, e i secondi il 49,3%.
Stiamo parlando della storia del mercato mondiale delle banane. Chiquita, infatti, era nata 140 anni fa, quando il capitano Lorenzo Dow Barker aveva fatto un primo trasporto di frutta in 11 giorni dalla Giamaica al New Jesery. Fyffes, invece, cominciò la distribuzione con un viaggio dalle Canarie a Londra, grosso modo nello stesso periodo. La compagnia americana ha 20.000 dipendenti in 70 Paesi, e fattura oltre 3 miliardi di dollari all’anno; quella irlandese ne ha 12.000 e incassa più di 1,5 miliardi. Sommate insieme avranno un fatturato da 4,6 miliardi, che trasformerà la nuova azienda nel leader del mercato mondiale delle banane, valutato in 7 miliardi. Fino a ieri la classifica globale vedeva Chiquita in testa, seguita da Fresh Del Monte, Dole Food Company e Fyffes. Con la fusione Chiquita Fyffes venderà 180 milioni di scatole all’anno, contro le 117 di Del Monte e le 110 di Dole. Oltre alle banane, il nuovo leader resterà anche nel mercato delle ananas, i meloni e le insalate impacchettate.
La ragione di questa mossa sta nelle difficoltà provocate dalla crisi economica. I consumi sono diminuiti in tutto il mondo, e quindi i supermercati sono stati costretti a diminuire i prezzi. Questo ha complicato la sopravvivenza dei produttori, che hanno visto nella fusione la possibilità di fare risparmi, calcolata per ora in circa 40 milioni di dollari all’anno. Le due aziende peraltro sembravano nate per il matrimonio, perché Chiquita opera soprattutto nel Nordamerica, mentre Fyffes in Europa e Asia, con minime sovrapposizioni in America centrale e meridionale. Questo è anche il motivo per cui Lonergan non prevede problemi per l’approvazione della fusione: «Abbiamo guardato al mercato e abbiamo pensato che la fusione avrebbe creato un competitore molto più forte. La sovrapposizione fra i due business è minima».
Così però la produzione delle banane, già ristretta a un solo tipo coltivato su larga scala in Africa e America meridionale, finirà in gran parte nelle mani di un unico colosso.