Roberto Fiori, La Stampa 11/3/2014, 11 marzo 2014
FARINETTI CEDE IL 20% DI EATALY E FA ROTTA VERSO PIAZZA AFFARI
Oscar Farinetti resta ben saldo alla guida, ma per traghettare Eataly verso i prossimi traguardi - il più ambizioso è lo sbarco in Borsa, previsto per il 2017 - arriva l’investimento di Tamburi Investment Partners. La banca d’affari ieri ha annunciato di aver acquisito il 20% della catena fondata ad Alba nel 2003. L’operazione da 120 milioni è avvenuta tramite il veicolo Clubitaly, creato ad hoc al fine di rendere Eataly, spiega il gruppo, «una public company globale che, pur con un profilo sempre più internazionale, possa continuare a rappresentare l’Italian lifestyle con ancora maggior forza, grazie ai benefici finanziari e di visibilità della quotazione».
Farinetti è soddisfatto: «Era arrivato il momento giusto per fare l’operazione, non potevamo più aspettare», dice da Pollenzo, dopo aver partecipato alla cerimonia di laurea degli studenti dell’Università di Scienze gastronomiche insieme a Carlo Petrini, numero uno di Slow Food.
«Di fatto - spiega - non cambia nulla: la famiglia Farinetti resta saldamente al comando di Eataly. Avevamo l’80% delle quote di Eatinvest, ora abbiamo ceduto il 20% e siamo scesi al 60%. Il restante 20% è di proprietà del nostro socio storico Luca Baffigo Filangieri e di sua moglie Elisa Miroglio».
Tamburi, dice Farinetti, era il partner ideale perché «specializzato nelle operazioni di Borsa. Ci accompagneranno alla quotazione di Eataly nel 2016-2017. E poi è una società italiana: abbiamo ricevuto molte proposte da stranieri, che ci offrivano anche di più, ma abbiamo scelto Tip perché Eataly deve restare al 100% italiana».
Eataly, che nel 2014 punta ad un obiettivo di fatturato consolidato di circa 400 milioni di euro, è attualmente presente in Italia, Stati Uniti, Medio ed Estremo Oriente con un network di 30 store già operativi, mentre sono già state contrattualizzate le prossime aperture di Mosca, San Paolo del Brasile e Londra. Negli Stati Uniti è prevista, nel prossimo triennio, l’apertura a Los Angeles, Washington D.C., Boston e New York - World Trade Center. «E poi - spiega Farinetti - sarà la volta dell’Oriente con India e Cina. Inoltre, investiremo nell’Expo 2015 e nel nuovo progetto Fico».
Il prossimo appuntamento è invece a Milano: il 18 marzo verrà alzato il sipario sul nuovo punto vendita al Teatro Smeraldo.