Il Mattinale 10/3/2014, 10 marzo 2014
Le quote di genere nei sistemi elettorali europei Quote di genere nella legge elettorale con natura impositiva:   GRECIA   Nelle candidature ogni sesso deve avere almeno 1/3 delle candidature  SLOVENIA  Nelle candidature ogni sesso deve avere almeno il 35% delle candidature  BELGIO  Nelle candidature ogni sesso deve avere almeno 1/3 delle candidature   FRANCIA Non è prevista nessuna quota ma i partiti che non presentano il 50% di candidati di ciascun sesso ricevono meno finanziamenti  PORTOGALLO  Nelle candidature ogni sesso deve avere almeno il 33% delle candidature Nelle candidature ogni sesso deve avere almeno il 40% delle candidature, nell’ordine di lista non possono esserci più di 5 candidati dello stesso genere  SPAGNA    Nessuna delle norme sulla rappresentanza di genere presenti in Europa incide in maniera determinante sulla percentuale di eletti di ciascun genere, risultato che invece produce una norma che impone una quota sui capilista in un sistema a lista bloccata
Le quote di genere nei sistemi elettorali europei Quote di genere nella legge elettorale con natura impositiva:   GRECIA   Nelle candidature ogni sesso deve avere almeno 1/3 delle candidature  SLOVENIA  Nelle candidature ogni sesso deve avere almeno il 35% delle candidature  BELGIO  Nelle candidature ogni sesso deve avere almeno 1/3 delle candidature   FRANCIA Non è prevista nessuna quota ma i partiti che non presentano il 50% di candidati di ciascun sesso ricevono meno finanziamenti  PORTOGALLO  Nelle candidature ogni sesso deve avere almeno il 33% delle candidature Nelle candidature ogni sesso deve avere almeno il 40% delle candidature, nell’ordine di lista non possono esserci più di 5 candidati dello stesso genere  SPAGNA    Nessuna delle norme sulla rappresentanza di genere presenti in Europa incide in maniera determinante sulla percentuale di eletti di ciascun genere, risultato che invece produce una norma che impone una quota sui capilista in un sistema a lista bloccata. Tutte le norme esistenti regolano solo la quota dei due sessi che deve essere presente nel totale delle candidature. Le previsioni attualmente contenute nell’Italicum – 50% per ogni genere nel totale delle candidature e non più di 2 candidati consecutivi dello stesso genere nell’ordine interno di lista – risultano essere ad oggi tra le più stringenti nel panorama continentale. In nessuno degli altri paesi europei esistono norme sulla rappresentanza di genere di natura impositiva. In molti paesi (Austria, Cipro, Germania, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Svezia, Ungheria) esistono norme contenute negli statuti o nei regolamenti interni ai partiti. In altri paesi (Finlandia, Danimarca, Bulgaria, Estonia, Lettonia) non è presente alcuna norma sulla rappresentanza di genere né di natura impositiva né di natura non impositiva. Nonostante questo, la Svezia ha una rappresentanza femminile pari al 47%, la Finlandia pari al 42%, i Paesi Bassi pari al 39%, la Danimarca pari al 37%, l’Austria e la Germania pari al 32%. Percentuali queste superiori a quelle di Paesi con norme sulla rappresentanza di genere di natura impositiva.