Franco Venturini, IoDonna 8/3/2014, 8 marzo 2014
L’IMU CINESE FA DIVORZIARE
Cara, ti amo tanto che ci conviene divorziare subito. Miracoli dell’Imu cinese, secondo l’ufficio dello stato civile di Shanghai: da quelle parti i cervelloni dell’agenzia delle entrate hanno ideato una legge che esenta i neo-divorziati dalle non lievi tasse sull’acquisto di una casa, e così il numero dei matrimoni interrotti è andato alle stelle e continua a crescere. Intendiamoci, non si tratta di una novità e nemmeno di un fenomeno tipicamente cinese. Separazioni e divorzi indotti dal fisco li abbiamo conosciuti anche in Italia e nel resto d’Europa. Ma finora chi decideva di avvalersi di questa forma di insulto all’amore lo faceva per separare i patrimoni, per abbassare le aliquote, insomma per pagare di meno.
In Cina, invece, i divorziati sono stati scelti dallo Stato come categoria da proteggere, da agevolare, da esentare. Interessante. Ma quel che conta è che la reazione del pubblico è stata identica a quella che si sarebbe verificata da noi: boom di divorzi, acquisto di casa senza tassazione, e in moltissimi casi nuovo matrimonio di lì a poco tra le stesse persone. Sentendosi prese in giro e vedendo fallire il loro singolare scrupolo sociale, le autorità cittadine stanno preparando la controffensiva. Pare che l’esenzione per le ex mogli e gli ex mariti resterà. Ma una imposta di quelle che non si dimenticano sarà applicata alle coppie che si risposano dopo l’acquisto immobiliare esentasse. C’è da giurarci: lui o lei troveranno una nuova fiamma, pronti a ricominciare.