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 2014  marzo 10 Lunedì calendario

COSÌ SARANNO “RISTRUTTURATE” LE SCUOLE: COINVOLTO ANCHE PIANO


Il documento del Pd è pronto. Verrà portato nella giornata di ascolto del mondo della scuola che si terrà oggi a Roma ma entrerà poi nel consiglio dei ministri di mercoledì e ispirerà l’atteso provvedimento finale sull’edilizia scolastica del governo Renzi. Che già giovedì, ha annunciato ieri sera in tv lo tesso premier, vedrà l’archietto Renzo Piano al quale ha chiesto «una mano».
Le premesse del documento dei Democrat sono le cifre drammatiche fornite nei mesi scorsi da Legambiente, da Cittadinanzattiva e dall’Ance che raccontano le scuole italiane a pezzi, dove nulla è in regola, e dove tutto andrebbe aggiustato o ricostruito. Di fronte a questo panorama il Pd ricorda anche le difficoltà burocratiche. Esistono «8 diverse fonti di finanziamento e 12 procedure attuative».
L’obiettivo è di «aprire almeno 5 mila cantieri in tutta Italia entro il 2014-2016». Le risorse - assicurano nel documento - «per aprire da subito una grande stagione di ammodernamento, ristrutturazione, messa in sicurezza delle scuole ci sono: 1,2 miliardi non utilizzati e stanziati a vario titolo dallo Stato, 150 milioni + 300 milioni del Decreto del Fare, 850 milioni dal 2015 per mutui che accenderanno le Regioni». In totale sono due miliardi e mezzo nei prossimi due anni, in realtà due miliardi se si considera che 450 milioni sono fondi previsti già dal governo Letta.
«È urgente intervenire sull’edilizia scolastica - spiega Davide Faraone, responsabile nazionale di Welfare e Scuola del partito - Il tema degli istituti va tirato fuori dal capitolo protezione civile e rimesso nel capitolo istruzione. Eliminare la burocrazia, avviare immediatamente i cantieri, è una priorità del Pd, una priorità del governo». Si punta a «creare da subito una cabina di regia unica presso la Presidenza del Consiglio, cui prendano parte Miur, Mit, Protezione Civile, e associazioni nazionali degli enti locali». Comuni e Province presenteranno i progetti da finanziare, studiati secondo i criteri concordati col Miur ma per gli interventi di minore entità, entro gli 80 mila euro, si prevede una procedura più breve: la cabina di regia individuerà direttamente scuole e dirigenti scolastici destinatari delle risorse e titolari degli interventi. «Dove le scuole possono essere ristrutturate si dovrà procedere con interventi di straordinaria manutenzione, altrimenti dove il patrimonio scolastico è irrimediabilmente compromesso, si possono prevedere permute col privato».