Corriere della Sera 10/3/2014, 10 marzo 2014
LA RIVOLTA LINGUISTICA DEL GAMBIA IL PRESIDENTE: «BASTA INGLESE»
BANJUL — Dopo la scelta di ritirarsi dal Commonwealth, nuova mossa «anti colonialista» del presidente del Gambia: Yahya Jammeh, arrivato al potere con un golpe nel 1994, ha deciso che la lingua ufficiale del suo Paese non sarà più l’inglese ma una delle lingue locali. L’annuncio — in inglese — è avvenuto durante il giuramento del nuovo ministro della Giustizia ripreso dalla tv nazionale. Il Gambia, piccolo Paese con nemmeno due milioni di abitanti tra i più poveri in Africa, è stato criticato dalla Gran Bretagna per abusi sui diritti umani. Un anno e mezzo fa ha applicato la pena di morte senza preavviso a nove reclusi che non avevano esaurito i gradi d’appello. Il dissenso è represso con vessazioni e intimidazioni, frequenti gli arresti arbitrari. Jammeh ha risposto che Londra non ha la «piattaforma morale» per parlare di diritti umani.