Giuseppina Manin, Corriere della Sera 8/3/2014, 8 marzo 2014
Un palazzo seicentesco sull’Herengracht, uno dei più bei canali di Amsterdam. È la sede del Museo della borsetta, paradiso per signore e non solo
Un palazzo seicentesco sull’Herengracht, uno dei più bei canali di Amsterdam. È la sede del Museo della borsetta, paradiso per signore e non solo. Quei 4.000 pezzi raccolti su tre piani raccontano a modo loro cinque secoli di storia del costume d’Europa. Merito di Hendrikje Ivo, che per 35 anni ha collezionato borse, borsine e borsoni dal Medio Evo ai giorni nostri. Sacchetti d’argento o cuoio che paiono usciti da un quadro fiammingo, borse da polso con iniziali di perle, borsette per il ricamo o per le carte da gioco, pochette di tartaruga e madreperla con la Tour Eiffel, sacche di cartapesta, marcassite, acciaio, paillettes… E la borsa-bocca rosso lacca ispirata a Man Ray, quella a stivaletto stile Sacher-Masoch, quella che cita Charlot e quella dedicata al gatto Socks dei Clinton… Declinata nei modi più incantevoli e assurdi, la borsa mette in mostra la sua evoluzione: da accessorio funzionale a icona di stile in sintonia con la moda, l’arte, il design del suo tempo.