Il mio papa 5/3/2013, 5 marzo 2014
Notizie tratte da Il mio papa... «Lo scambio della papalina tra papa e fedeli è un’usanza che risale almeno a Pio XII
Notizie tratte da Il mio papa... «Lo scambio della papalina tra papa e fedeli è un’usanza che risale almeno a Pio XII. Non è uno scherzo è un gesto di devozione. Prima però bisognava chiedere il permesso al segretario personale del pontefice, perché i papi giravano poco fra i fedeli. Con Francesco è tutto più semplice» (Lorenzo Gammarelli della Sartoria ecclesiastica Eredi Annibale Gammarelli di Roma). La papalina del Papa è in seta, con interno in pelle e bordo in vellutino. Per la taglia 7, quella di Francesco, ci vogliono circa 60 euro. Ma intorno a San Pietro si trova anche a 25. (Lucia di Spirito) La papalina è uno zucchetto composto da otto spicchi cuciti l’uno all’altro, ed è tenuto in forma e aderente al capo da un interno in pelle una sottile fettuccia. In cima ha una piccola appendice di tessuto, utile per indossarlo e toglierlo. I sacerdoti lo portano nero, i cardinali rosso, i vescovi viola e il papa bianco. Si indossa sempre, è simbolo di dignità, anche sotto la mitra o la berretta. Va tolto soltanto durante la celebrazione della messa o davanti al Papa. (Enrico Casarini) Mercoledì 26 febbraio, giorno di udienza generale, piazza San Pietro si è trasformata in un carnevale. Tra i molti bambini travestiti ce n’era uno vestito da guardia svizzera e uno da papa, con tanto di veste talare bianca e la papalina d’ordinanza legata però con un elastico. Preso in braccio da Francesco si è messo a piangere disperato. (Benedetta Capelli) La parola papalina viene dal latino pileulus (piccolo pileo). Il pileo è un copricapo dell’antichità a forma di cono per lo più indossato da povera gente. (Enrico Casarini) Mercoledì 19 febbraio un colpo di vento ha portato via la papalina dal capo di Francesco ma il pontefice non se ne è curato e ha continuato la sua catechesi. Anche il 7 aprile dello scorso anno, in San Giovanni in Laterano, il papa perse lo zucchetto a forza di chinarsi per abbracciare fedeli. (ibid.) Casa Santa Marta, oggi dimora del Papa era un ospizio per malati e pellegrini. Nel 1992 Giovanni Paolo II decise di trasformarla in un alloggio per i cardinali durante i conclavi. Tradizione voleva che i cardinali elettori dormissero in locali di fortuna ricavati nel palazzo Apostolico. Sistemazioni spartane, dove un lenzuolo appeso a una corda poteva fare da muro. (Benedetta Capelli) Venerdì 28 febbraio Francesco ha avuto qualche linea di febbre. Il medico gli ha consigliato di riposare, perciò ha rinunciato alla Celebrazione della Madonna della Fiducia in San Giovanni in Laterano. La cena di papa Francesco è seguita dalla preghiera e dall’adorazione del Santissimo «davanti al quale è capitato pure di addormentarmi per la stanchezza. Ma lui Gesù mi capisce e sento tanto conforto quando mi guarda» ammette il Papa. Il pavimento della cappella dello Spirito Santo, dove il Papa dice messa ogni mattina alle 7, ha decorazioni a forma di triangolo per evocare la presenza della Santissima Trinità. «Il cardinale entra nella Chiesa di Roma, non entra in una corte. Aiutiamoci a vicenda a evitare abitudini e comportamenti di corte: intrighi chiacchiere, cordate favoritismi, preferenze» queste la parole di Francesco durante l’omelia del 23 febbraio, rivolta al collegio dei cardinali, tra i quali i 19 ordinati il giorno prima, in San Pietro. (Alberto Rivaroli) L’altare principale della basilica è sormontato dal maestoso baldacchino di San Pietro, altro 30 metri: fu realizzato da Gian Lorenzo Bernini che lo finì nel 1663. Per vedere l’Angelus è bene arrivare in Piazza San Pietro verso le 11. Non ci sono posti a sedere ma la posizione migliore è nel secondo quarto di piazza a destra. Il mercoledì di udienza, invece, ci sono poltroncine numerate: nel quarto quarto di piazza a sinistra ci sono i posti migliori per assistere all’evento. Ma chi sta vicino alle transenne ha la possibilità di vederlo arrivare a bordo della Papamobile alle 9.45 e al termine dell’udienza generale, quando compie l’ultimo giro di saluti. I biglietti sono gratis.