Fulmini 8/3/2014, 8 marzo 2014
SU «Il bungee jumping dopo il calcio è la mia passione, mi aiuta ad alimentare l’adrenalina... Quest’estate vorrei percorrere la West Coast e arrivare al Gran Canyon per lanciarmi dal bungee jumping più alto del mondo
SU «Il bungee jumping dopo il calcio è la mia passione, mi aiuta ad alimentare l’adrenalina... Quest’estate vorrei percorrere la West Coast e arrivare al Gran Canyon per lanciarmi dal bungee jumping più alto del mondo. Il Genoa che ne pensa? Non sono d’accordo, ma gli ho spiegato che non ci si può infortunare: male che va non torni più su» (Mattia Perin). INDIETRO «Non è un fatto fisico. È che noi giochiamo un calcio diverso rispetto all’Europa: un calcio episodico, in cui spesso si corre all’indietro piuttosto che in avanti» (Arrigo Sacchi). DEMONE «In campo mi trasformo, il dolore che provo nella sconfitta è così intenso da farmi tentare di tutto pur di evitarlo. Non saprei dire se fuori dalle partite io sia un angelo, di certo sono un uomo molto riservato. In campo invece divento un demone» (Luis Suarez). APPLAUSI «Al di là del ruolo, qualunque giocatore nel corso di una stagione può alternare buone prestazioni ad altre meno felici. Capita. Io ho imparato che nei momenti grigi conta soltanto avere la forza per andare oltre. Lavoro perché chi mi fischia oggi possa applaudirmi domani» (il portiere della Samp Angelo Da Costa). POCHISSIMO «Ha vinto tutto, ma oggi Buffon non è il numero 1 al mondo. Chi mi piace? Uno che gioca pochissimo, Casillas» (il portiere della Fiorentina Neto). PASSATO «Forse sono stato troppo leale con la Ferrari. Ma ormai è passato. E il passato non conta più. Alla Ferrari mi lega il ricordo di anni magnifici e l’amicizia di molte persone. Che mi tengo strette» (Felipe Massa). PAZIENZA «Fatico a fidarmi delle persone. Se le cose prima andavano in un determinato modo, dopo l’infortunio si sono complicate. Mi sarei aspettato non dico più affetto, ma più pazienza. È la vita e in questi momenti riesci a valutare meglio tante cose» (Mattia Destro). GEMELLO «Chi no ha un fratello gemello non può capire. Siamo stati insieme fino all’età di ventun’anni, ogni giorno uno al fianco dell’altro. Poi il distacco: adesso ci vediamo solo l’estate e per Natale. Mi manca. Certe volte sono triste» (José Maria Callejon). MARCHIO «Siamo una squadra che ha vinto tanto e inevitabilmente, quando capita una stagione sbagliata, la crisi fa notizia. Siamo come il Man Utd che ha voltato pagina dopo 26 anni di successi con Ferguson. Un’annata difficile non può però ridimensionare il valore del nostro marchio» (l’amministratore delegato della McLaren Ron Dennis).