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 2014  marzo 06 Giovedì calendario

ANARCHICO

«Balotelli è un anarchico, dunque il giocatore più pericoloso per noi. Non è facile preparare un piano difensivo che funzioni, lui trova sempre una maniera sin lì inedita per colpire. In questo ricorda molto Suarez» (Oscar Tabarez, ct dell’Uruguay).

PSICOPATICO «La gente pensa che io sia uno psicopatico. L’immagine che hanno di me è di uno che passa il tempo a fare festa, come se non m’importasse nulla del calcio. E questo è così lontano dalla realtà...» (l’attaccante dell’Arsenal Niklas Bendtner).

TRANQUILLO «Il merito di questo Parma va soprattutto a Donadoni. È uno tranquillo, si è inserito perfettamente nella città e le è molto attaccato. Sta tirando fuori le qualità che si intuivano nella rosa» (Hernan Crespo).

PREDESTINATO «È vero negli ultimi 12 mesi avevo giocato poco, ma non ho perso un anno, se ti alleni ogni giorno con tanti campioni cresci comunque. Subito la pressione del predestinato? Roma è una città difficile in questo senso. Ma basta lavorare sodo e stare tranquillo e alla fine i risultati arrivano» (il difensore della Roma Alessio Romagnoli).

GRAMMATICA «In estate tutti dicevano: a che cosa serve Guardiola? Tanto avete vinto tutto! E invece con lui c’è stato un salto di qualità tattico e mentale. Con un altro allenatore sarebbe stata una stagione difficile, con l’obbligo di ripetersi a condizionarci: con lui, no. È preparato e serio, ha pure imparato il tedesco: la grammatica non è facile» (il presidente del Bayern Monaco Karl Heinz Rummenigge).

AMICI «Non so se con Nadal possiamo definirci amici intimi, non siamo esattamente quelli che vanno a cena insieme... Ci vediamo praticamente tutte le settimane, non abbiamo bisogno di sentirci fuori dal campo. Quando ci incontriamo chiacchieriamo, un po’ come succede con gli altri ragazzi. Ma sarà interessante vedere se restiamo in contatto quando avremo abbandonato il tennis» (Roger Federer).

OCEANO «È come se avessi avuto una palla da golf da buttare nell’Oceano, una sensazione surreale, non so se avrò l’opportunità di capire cosa sono stato capace di raggiungere» (LeBron James e il suo record di 61 punti in una partita).

BIBBIA «Perché mi chiamo Caleb? Dovreste chiedere a mia mamma… Ma so che l’ha preso dalla Bibbia» (Caleb Green, ala della Dinamo Sassari).