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 2014  marzo 05 Mercoledì calendario

FERRARA SCOMMETTE SUL FOGLIO.IT


Il Foglio spinge l’acceleratore sulle notizie a pagamento online. O meglio estenderà il suo sistema di pagamento su tutti quegli articoli che vengono pubblicati dall’edizione cartacea e poi inseriti su www.ilfoglio.it, onde evitare che internet ne violi in qualche modo il copyright. L’edizione online del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara seguirà comunque un proprio piano di sviluppo autonomo che, al massimo tra un paio di mesi, sboccherà in un restyling completo del sito.
Online ci saranno un ritmo più serrato di aggiornamenti, maggiori articoli pensati apposta per il web, nuovi filoni di riflessioni che varieranno a seconda anche del maggior o minor interesse espresso dal lettore e infine una nuova grafica in grado di ottimizzare la visione delle pagine virtuali alle dimensioni di ogni schermo (soprattutto per coinvolgere maggiormente i lettori da smartphone).
Ad annunciare il nuovo corso internet del Foglio è stato lo stesso Ferrara via Twitter, specificando che da oggi «pezzi gratuiti e video online in foglio.it. Ma non quelli del giornale. Grazie». Resta quindi una parte gratuita che animerà l’edizione in rete ma «estendiamo quella a pagamento», conferma Michele Buracchio, direttore generale del Foglio. «Si tratta di una sperimentazione che potrà avere ulteriori sviluppi.
Il sito è già in larga parte a pagamento ma possiamo dire che a breve il 70% dei contenuti sarà a pagamento contro un restante 30% gratuito». Infatti, allo studio ci sono ancora diverse forme di pagamento da sperimentare, dagli acquisti a pacchetto (che verrà lanciata a breve) oppure l’offerta di articoli a pagamento diversificandone il prezzo a seconda della tipologia di pezzo (strategia che potrebbe arrivare in un secondo momento).
«Il senso di tutta l’operazione è promuovere le vendite e tutelare il copyright», sottolinea Buracchio, «in una testata che ha la maggior parte dei suoi ricavi dalla diffusione, in edicola e digitale, piuttosto che dalla raccolta pubblicitaria». Nel 2013 per esempio, sempre secondo il d.g. del Foglio, dagli abbonamenti digitali della testata sono arrivati complessivamente 240 mila euro netti tra versione in pdf sul sito e tablet (seppur si tratti di dati non ancora definitivi, ndr) mentre la raccolta pubblicitaria digitale è stata di 200 mila euro netti.
A proposito del 2013, il giornale che fa capo a Paolo Berlusconi (e in edicola diffonde tra le 8 e le 9 mila copie) chiude l’esercizio in sostanziale pareggio. L’anno scorso, in particolare, l’editrice è andata avanti coi risparmi (per 500 mila euro circa) dopo che già nel 2012 c’erano stati tagli ai costi per 1,6 milioni di euro. Due anni fa erano state ridotte le spese per la carta, la stampa e i giornalisti sono entrati in regime di solidarietà, con la decurtazione degli stipendi. In Sicilia e Sardegna, poi, il quotidiano ha deciso di uscire in versione cartacea solo due mesi l’anno, a luglio e agosto.
Adesso però ai benefici del contenimento dei costi se ne somma anche uno insperato: Matteo Renzi. Nel passaggio dal governo targato Enrico Letta a quello guidato dal sindaco di Firenze, sia il traffico online sia le copie cartacee hanno raggiunto improvvisi picchi (per l’edicola le stime parlano anche di mille copie in più).