Pier Silvio Berlusconi, Il Sole 24 Ore 4/3/2014, 4 marzo 2014
VINCE IL CINEMA, VINCE L’INDUSTRIA
La meravigliosa avventura di La Grande Bellezza, film coprodotto da Mediaset, è l’occasione per due considerazioni: il riconoscimento per l’eccellenza italiana e l’inquadramento dell’industria audiovisiva, spesso sottovalutata.
L’Oscar incassato dall’Italia è un bel segnale per il nostro Paese. Dimostra che il cinema italiano negli ultimi tempi è cresciuto moltissimo. E il fatto che l’Acadewy Awards abbia scelto La Grande Bellezza tra tutti i film non americani nel mondo ne è la prova. Diciamo che la concorrenza era molto estesa e agguerrita. Una crescita, quella del cinema italiano, che quest’anno ha avuto anche una conferma sul mercato domestico con lo straordinario successo del film di Checco Zalone Sole a catinelle, anch’esso prodotto da Mediaset: ha battuto il record storico al box office con oltre 52 milioni di euro di incassi, realizzati in un momento di difficoltà economica e di bassi consumi.
Questo doppio successo deve costituire un’iniezione di fiducia di cui come Paese abbiamo un grande bisogno. La nostra capacità creativa, quando si esprime nella giusta direzione, è premiata con generosità dal pubblico italiano, crisi o non crisi. Ed è premiata ai massimi livelli dalle giurie internazionali più prestigiose che ci dicono con chiarezza: avete la capacità di fare le cose. E le sapete fare bene.
Oltre alla creatività esiste una componente economica che si esprime nell’industria audiovisiva che ha consentito di credere, investire e rischiare nella produzione di un film di qualità come La Grande Bellezza. Parlo di industria perché si tratta di un ciclo continuo - nel caso della tv 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno per più reti televisive - e costituisce un grande volano produttivo che garantisce un numero elevato di posti di lavoro.
Non tutti sanno che la televisione sostiene gran parte dei costi di produzione e distribuzione del cinema italiano. In media, circa il 70% dei ricavi complessivi di un film è costituito solo dai diritti tv. La tv non produce solo programmi di intrattenimento, fiction, tg e informazione, ma ha un ruolo cruciale per il sostegno del cinema italiano che, a differenza di quello anglosassone che circola nelle sale di tutto il mondo, ha una diffusione quasi esclusivamente nazionale.
La tv non è solo la principale fonte di finanziamento del cinema, ma lo strumento che garantisce la diffusione dei film al grande pubblico.
Nel caso del Grupppo Mediaset, esiste una casa di produzione e distribuzione cinematografica specializzata, Medusa Film, che ha sostenuto Paolo Sorrentino fin dal suo primo film, L’uomo in più, e lo ha accompagnato, credendoci e rischiando, fino alla notte degli Oscar. Ecco perché è stata anche per noi una meravigliosa avventura che stasera festeggeremo con tutti gli italiani in prima serata su Canale 5.
Pier Silvio Berlusconi è vicepresidente Mediaset