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 2014  marzo 04 Martedì calendario

LO «SQUALO» SOROS AZZANNA LA COOP SUO IL 5% DI IGD


Speculatore per antonomasia, George Soros, attraverso il fondo Quantum Strategic Partners, ha acquistato il 5% di Immobiliare Grande Distribuzione Siiq (Igd), tra i più importanti protagonisti in Italia nel settore immobiliare della grande distribuzione organizzata.
Si tratta del primo investimento diretto conosciuto nel nostro Paese di Soros e per prima cosa si butta nella società che gestisce gli immobili commerciali delle Coop. Ma non è certo la prima volta che l’imprenditore ungherese, naturalizzato statunitense, presta attenzione all’economia della Penisola. La sua fama deriva da una paio di operazioni finanziarie che sono entrate nella storia delle speculazioni mondiali, e una di queste ha per co-protagonista proprio l’Italia, ai tempi in cui l’euro era ancora un progetto. Era il 1992 quando Soros vendette allo scoperto svariati miliardi di sterline e, insieme ad altri finanzieri, un’altrettanta corposa quantità di lire, mettendo nell’angolo, in un colpo solo, le banche centrali inglese e italiana. Lira e sterlina subirono una svalutazione a doppia cifra e furono costrette a uscire dallo Sme, quel sistema monetario europeo che all’epoca permetteva alle monete di poter oscillare entro una certa soglia, dando stabilità di cambio ai Paesi che ne facevano parte.
Per l’Italia e la Gran Bretagna fu un bagno di sangue mentre Soros portò a casa guadagni miliardari (in dollari). Per quelle operazioni non gli furono date medaglie ma la ricchezza accumulata e il tempo galantuomo contribuirono a lasciargli appiccicata solo l’etichetta di speculatore, anche se, nel suo caso, accompagnata da quella meno nobile di squalo della finanza. A 83 anni suonati, il finanziere di Budapest, presidente di Soros fund management, che controlla il fondo Quantum Strategic Partners, porta avanti progetti molto meno audaci di quelli messi a segno nel 1992, buttandosi anche a capofitto in alcune operazioni filantropiche, ma per gli addetti ai lavori resta il re degli speculatori finanziari, idealmente contrapposto al «cassettista» Warren Buffett.
Tornando all’operazione messa a segno ieri (e che sarà finalizzata domani), c’è da sottolineare come il mercato, venuto a conoscenza dell’acquisto, abbia premiato il titolo in una giornata nera per le Borse europee. Igd ha chiuso le contrattazioni con un guadagno dello 0,44% a 1,145 euro, dopo aver toccato un massimo intraday a 1,19.
Il fondo statunitense ha comprato da Idg quasi 11 milioni di azioni proprie detenute, pari a circa il 3,15% del capitale sociale e una parte della quota detenuta da Unicoop Tirreno, per un complessivo 5% della società. Ora Soros è il terzo maggiore azionista della Immobiliare Grande Distribuzione.
Igd sviluppa e gestisce centri commerciali su tutto il territorio nazionale ed è presente anche in Romania; il suo patrimonio immobiliare è valutato circa 1,89 miliardi di euro e conta, tra le altre cose, 19 tra ipermercati e supermercati e altrettante gallerie commerciali. Primo azionista del gruppo risulta essere Coop Adriatica con il 43,5%; segue Unicoop Tirreno, che vede scendere la sua quota dal 14,9% al1’13,1% dopo la vendita a Soros.