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 2014  marzo 04 Martedì calendario

DIVORZIANO E SI CANDIDANO A SINDACO, IL PAESE SI SPACCA A METÀ


FOSSALTA DI PIAVE (VENEZIA) La politica, col suo carico di passione e di valori in comune, li aveva uniti. Il divorzio, qualche anno fa, li ha separati. E ora l’ambita carica di sindaco del paese li mette di nuovo contro. Carlo Fantinello, quarantotto anni, manager affermato, consulente fiscale e amministrativo, è il candidato scelto dal Partito Democratico per il ruolo di primo cittadino di Fossalta di Piave, quattromila anime in provincia di Venezia. L’ex moglie, Loredana Fregonese, coetanea, coordinatrice di un ente di formazione e marketing, sarà molto probabilmente a capo di una serie di liste civiche trasversali, col ruolo predominante dei centristi, dato che Fregonese è stata a capo della segretaria locale dell’Udc. Siede in Consiglio comunale tra i banchi dell’opposizione e vuole prendere il posto dell’attuale sindaco, il leghista Massimo Sensini. La candidatura non è ancora stata ufficializzata, ma in paese, dove le ciàcoe (le chiacchiere, in veneziano) anticipano sempre la realtà, è già cominciata la campagna elettorale. Le piazze, i bar e i ristoranti della piccola cittadina veneta sono divisi. Il duello che porterà alle urne i due ex coniugi è iniziato a colpi di spritz e di prosecchi. I due sfidanti hanno molti amici in comune. A Fossalta di Piave - paesino dove durante la Grande Guerra un giovanissimo Hemingway impegnato con la Croce Rossa Americana rimase gravemente ferito dallo scoppio di un ordigno - praticamente si conoscono tutti.
Fantinello, con un partito alle spalle, dovrebbe partire avvantaggiato, anche perché prima dell’elezione del sindaco del Carroccio il Comune era amministrato dal centrosinistra e la base elettorale è già formata. L’ex moglie, invece, col suo programma politico vuole fare breccia nell’elettorato femminile, rivendicando un maggior peso politico per le donne. Che pur, va detto, almeno a livello nazionale certo non manca. I due ex coniugi saranno di nuovo contro. E pensare che appena ventenni era stata la Democrazia Cristiana a farli conoscere. L’amore era scoppiato tra una manifestazione di partito, un corteo e una riunione del direttivo locale. Sempre insieme, fianco a fianco, per il bene loro, e del Paese. Lo Scudocrociato come unico ideale politico. Ora si preannuncia una battaglia senza esclusione di colpi. Chissà che i due non decidano di mettere in piazza anche quei segreti, quei vizi e quegli argomenti che per rispetto reciproco erano rimasti nel silenzio della fine della loro storia d’amore. Nei paesini, si sa, a volte contano più le ciàcoe e un bicchierino al bar che i programmi politici. Quindi, tra uno spritz e un prosecco, aspettiamoci di tutto.