Federico Rampini, la Repubblica 4/3/2014, 4 marzo 2014
IL PREZZO DELLA RICCHEZZA
L’inflazione colpisce solo i ricchi? È il prezzo da pagare per la loro fortuna, ed è l’altra faccia della ripresa diseguale: gli unici prezzi che continuano a galoppare sono sugli status symbol. Un’inchiesta del Wall Street Journal si concentra sul fenomeno dei rincari folli, che sembrano tipici dei soli prodotti di lusso. Negli ultimi cinque anni una borsa Chanel è rincarata del 70% (a 4.900 dollari), un orologio Piaget è balzato da 6.000 dollari nel 2011 a 19.000 dollari oggi. Visto che il dopo-crisi sorride ai ricchi, le case del lusso se ne approfittano: sono le uniche che riescono davvero a «tassare» i privilegiati dell’un per cento. Per gli altri c’è la deflazione, che non è una benedizione: quando i prezzi ristagnano o addirittura scendono, trascinano al ribasso anche gli stipendi e le assunzioni. Proprio rovesciando l’attenzione, e guardando a quel che accade nei beni di lusso, si capisce meglio che un po’ d’inflazione è un segnale di buona salute dell’economia. Fabbricare inflazione, è l’obiettivo che si è data la Banca del Giappone, ed è così che sta trascinando il Sol Levante fuori da una depressione durata vent’anni.