Massimo Lugli, la Repubblica 4/3/2014, 4 marzo 2014
FIORELLO TRAVOLGE IL PEDONE SULLE STRISCE LO SCHIANTO DOPO UN SORPASSO A DESTRA
ROMA — «Come sta quel signore che ho messo sotto?». Al pronto soccorso del Gemelli, il viso pieno di sangue, ancora intontito per la botta alla testa, Rosario Fiorello non si è dato pace. «Siamo preoccupati per lui e per il pedone investito», conferma il fratello Beppe, pallido per la tensione. Un incidente drammatico quello di ieri mattina, alle 9.55 in via della Camilluccia, zona nord della capitale. Una fila di auto ferme davanti alle strisce pedonali mentre un pedone di 73 anni attraversa la strada, una Vespa bianca nuovo modello che supera sulla destra, l’impatto violentissimo, due corpi scaraventati sull’asfalto. Lo showman cinquantaquattrenne se la cava con una profonda ferita alla fronte (20 punti di sutura) e un trauma cranico che, fortunatamente, non ha causato danni al cervello. Molto più allarmanti le condizioni di Mario Bartolozzi, ex amministratore delegato di Ina Assitalia, in pensione da 10 anni: tibia, perone, spalla e bacino fratturati, una serie di interventi chirurgici nei prossimi giorni, una inevitabile, lunga fisioterapia per recuperare la mobilità. E per tutta la giornata, su Twitter, agli auguri dei fan di Fiorello si sono alternate riflessioni come: «Ma l’anziano investito non se lo fila nessuno?». «Ammiro come vi disinteressate completamente dello sconosciuto investito» «Qualcuno sa come sta il pensionato? » «Ho visto la trasmissione della D’Urso: sembra che un pedone abbia investito Fiorello mentre attraversava sulle strisce» e via di questo passo.
Sul posto sono intervenuti vigili urbani e carabinieri ma la dinamica dell’incidente sembra chiarissima. La “Vespa” di Fiorello che abita poco distante e tornava dall’edicola, ha svicolato sulla destra ed è arrivata in velocità sulle strisce. Lo showman indossava regolarmente il casco ma il colpo ha frantumato parabrezza e visiera, lo showman ha perso il controllo, è finito a terra e ha sbattuto con forza il viso sull’asfalto. I feriti sono stati soccorsi dal 118: due ambulanze sono partite verso il pronto soccorso del Gemelli. Ricovero in ortopedia per il settantatreenne mentre Rosario Fiorello che, all’inizio, sembrava quasi incolume, è stato trasportato in terapia intensiva e sottoposto a una Tac. Il codice verde iniziale, è stato immediatamente riclassificato in rosso. «È la procedura standard per i traumi cranici» spiegano alla direzione sanitaria «il paziente, che è lucido e vigile, aveva un’amnesia e non verrà dimesso dal reparto prima di 24 ore dal ricovero». Un bollettino medico verrà diramato stamattina e lo showman resterà al “Gemelli” tre giorni. All’ospedale sono arrivati, subito, la moglie di Fiorello Sandra Biondo con le due figlie (la prima nata da una precedente unione) e i fratelli Beppe e Catena. Poi una sfilata di volti noti: Pippo Baudo, Amadeus, Marco Baldini. L’assedio di fotografi e telecamere è andato avanti fino tarda sera.
«È stata la cognata di Fiorello a dirmi com’era andata» spiega, con grande pacatezza, Flavia Bartolozzi, la figlia dell’anziano investito. «So che papà stava attraversando sulle strisce. Purtroppo sono cose che capitano. Adesso dovranno metterlo in trazione, poi sarà operato. Mio padre è un uomo molto attivo, nonostante l’età, va a camminare allo stadio dei marmi tutti i giorni ma, forse, non è riuscito a evitare l’impatto. Non proviamo alcun rancore: è stato un incidente. Fiorello e i suoi familiari si sono comportati in modo estremamente civile». Rosario Fiorello non ha potuto ancora parlare con Mario Bartolozzi ma lo farà al telefono nei prossimi giorni. Mentre lo accompagnavano a fare un’altra tac, il viso semicoperto da una benda, pallidissimo, lo showman ha trovato la forza di scherzare con la moglie: «Coprimi col lenzuolo, sono orrendo...No, aspetta, meglio di no, il lenzuolo si mette sulla faccia ai morti». E l’Associazione sostenitori polstrada coglie l’occasione per sottolineare il rischio per i centauri urbani: 3.178 morti e 213.854 feriti in tre anni. Roma, con le strada disseminate di buche, il traffico impazzito e i suoi 600 mila motociclisti, è una delle città più pericolose.
(ha collaborato Lorenzo D’Albergo)