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 2014  marzo 01 Sabato calendario

PERISCOPIO


Il sindaco Marino minaccia. Senza un nuovo decreto Salva-Roma fermo la città. E che cosa cambia? Il rompispread, MF.

Pazzesco, in Veneto un prete s’è rifiutato di prestare la parrocchia ai vegani. E chi è lui per giudicare? Maurizio Crippa. Il Foglio.

Schettino è tornato a bordo della Costa Concordia. Bastava chiederglielo con gentilezza. Spinoza. Il Fatto.

Cercasi un compagno che abbia tempo per spiegare a Renzi cos’è il socialismo europeo. Jena, la Stampa.

Teodoro Chiarelli, su la Stampa segnala un altro portento nel governo: «Renzi non è il solo scout al governo. Anche Roberta Pinotti ha un passato fra i seguaci di sir Robert Baden Powell. Il suo primo pensiero? Ovviamente per i nostri marò. «Dobbiamo riportarli a casa» e lei ha «idee già chiare». Un blitz alla Chuck Norris, «Missing in action» con un pugno di scout pronti a tutto. La scoutessa ha financo «volato su un Mb339 delle Frecce Tricolori». Insomma, è fatta. Marco Travaglio. Il Fatto.

Se ho telefonato a Pigliaru (il candidato Pd che ha vinto le elezioni in Sardegna, ndr)? Gli ho fatto gli auguri in tv, ma non salgo sul carro del vincitore. Lo stimo come persona ma non condivido le sue idee: è liberista in un modo in cui non lo sono più neanche a Chicago. Michela Murgia, scrittrice, vincitrice del Premio Campiello, candidata di sinistra alle lezioni sarde. la Stampa.

Le liste bloccate sono umilianti per l’elettore, che non può scegliere. Piacciono invece al leader di partito perché conferiscono potere, e il potere garantisce disciplina (o servilismo, dipende). Beppe Severgnini. Sette.

Luciana Littizzetto ha rivendicato con orgoglio il monologo al Festival di Sanremo contro la bellezza al botulino e il diritto alla diversità. Ma era troppo lungo e didascalico, con l’inevitabile effetto ramanzina da professoressa democratica. Ci mancava solo un «ripetete con me». Il Fatto.

Giancarlo Leone, direttore di RaiUno e figlio dell’ex presidente della repubblica, Giovanni Leone, ha detto al Festival di Sanremo: «Sono nato a Montecitorio, cresciuto al Quirinale, a 13 anni pattinavo in Transatlantico». Agenzie.

Con le fiction, Canale 5 e la Rai fanno a gara a chi le fa peggio. Diciamolo: hanno fatto a pezzi Trilussa, Modugno, Don Bosco, Walter Chiari, Gigi Meroni, i Papi? Aldo Grasso, Gq.

A un concorrente che, rispondendo a una domanda di storia, parlava della cacciata dei Medici da Firenze, Mike Bongiorno ha replicato che non gliene importava niente perché lui si cura a Milano. Amurri & Verde, News. Mondadori.

Il mantra, che si ripete con instancabile monotonia, è: «L’Europa unita è la pace». In realtà, invece, e nei fatti, è la pace (e il dominio americano sull’Europa divisa in due dalla cortina di ferro) che ha fatto l’Europa. Bernard Guetta, Intime convinction. Seuil.

Se tutti pensano allo stesso modo, dicono le stesse cose, usano lo stesso linguaggio, mostrano di avere gli stessi gusti, di fare le stesse cose, diffida! Giorgio Trombetta Panigadi, Lettera a un giovane nipote.
Razionalmente possiamo avere dimenticato tutto, e non conoscere i nomi degli alberi, e dei venti; però, al fondo di noi, qualcosa di questa perduta sapienza è rimasto. Io ho in me qualcuno che sa che a febbraio deve esserci il gelo, e i passi al mattino spaccare le pozzanghere ghiacciate, che si rompono con un crac secco. So la nebbia, e il silenzio, nella neve che cade lenta; e i rami degli alberi secchi come ossa di vecchi, alzati al cielo in una nuda preghiera. So tutto questo senza che nessuno me lo abbia insegnato. E so anche che, a marzo, il sole, da pallido, ritrova vigore, e poi ritorna a farsi lama che taglia in questo cielo padano. So il vento che spazza allora questo cielo, a cancellare ogni nebbia e torpore; e le gemme sui rami, gonfie, che una mattina si schiudono, chiamate da un silenzioso orologio. E allora, al suo tempo, l’odore nell’aria commuove, perché porta con sé come una promessa: il mondo rinasce, una volta ancora. Di modo che tutto deve, è bello che accada, al suo tempo: obbedendo la vita al suo nascosto maestro, che governa e scandisce i mesi e le ore. Marina Corradi. Avvenire.

Durante il fascismo, quando ero giovane, corteggiare una ragazza sconosciuta si diceva «fare il cane» perché bisognava seguirla almeno tre sere, a distanza, con la bicicletta tenuta per il manubrio. Se la terza sera la ragazza si voltava, allora potevi invitarla ad accomodarsi sulla canna della bicicletta. Se accettava, era quasi fatta... lo so, lo so che, allora, caricare una ragazza sulla canna della bicicletta era già una conquista, ma a tuo nipote Guido non lo dico perché ti vedrebbe, come sei adesso, con la nonna sulla canna... Tua madre non è mai salita sulla mia bicicletta, aveva la sua. Guglielmo e Vittorio Zucconi, La scommessa - Cento ragioni per amare l’Italia. Rizzoli.

È vero che la Costituzione ceca garantisce la libertà di parola, ma le leggi puniscono tutto quello che può essere sovversione dello Stato. Uno non può mai sapere quando lo Stato si metterà ad urlare che questa o quella parola sovvertono. Così Mirek si è deciso a portare tutti i documenti compromettenti in un luogo sicuro. Milan Kundera, Il libro del riso e dell’oblio. Bompiani.1978.

Ormai la burocrazia imperversa e i confini del mondo si fanno sempre più stretti. Massimo Bucchi. il venerdì.

Entrando nell’ufficio della maggiore autorità di polizia locale, il Bordìga si era tolto il berrettino con rispetto. Lo stesso agente che lo aveva chiamato lo fece sedere sopra una scomoda seggiola, troppo stretta per lui, davanti alla scrivania nera del commissario; il quale entrò subito, chiuse la porta e, incrociate le braccia, lo guardò in faccia beccheggiando col capo e quasi aspettando una risposta o una spiegazione senza aver fatto alcuna domanda. Piero Chiara, Il balordo. Mondadori, 1967.

«Molte cose conosce la volpe; il riccio una sola, ma importante». L’elegante verso descrive, in sintesi, due specie che sono il paradigma del generalista e dello specialista. L’ha scritta Archiloco, poeta (lirico greco) del VII secolo a.C. Danilo Mainardi. Corsera.

ABBECEDARIO: espressione di sollievo di chi s’è accorto che c’è anche Dario. Dizionario strafalcionato.

L’ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero. Robert Oppenheimer

Si passa alla storia attraverso archi di trionfo di cadaveri. Roberto Gervaso. il Messaggero.