Concetto Vecchio, la Repubblica 1/3/2014, 1 marzo 2014
IO, PRIMO GAY AL GOVERNO CHISSÀ ORA GIOVANARDI
[Ivan Scalfarotto]
Sottosegretario Scalfarotto!
«Sto andando a giurare».
È vero che Renzi l’avrebbe inserita nella lista solo per dare un dispiacere a Giovanardi?
«Oddio, dice sul serio?»
Così pare. Galeotto fu l’ultimo attacco.
«Ma quello per cui “se io diventavo sottosegretario cadeva il governo”?».
Quello lì.
«Pensa! Io non gli avevo mica dato importanza. Il solito Giovanardi esorbitante, poco elegante».
Eppure deve dirgli quasi grazie.
«Giovanardi è tecnicamente monomaniaco: parla solo di droghe, Ustica, gay. (Improvvisamente dubbioso). Però voglio sperare che Renzi mi abbia scelto anche per altre ragioni».
Ma sicuro, la stima molto.
«E io sono ononato, è una grande responsabilità».
E come l’ha saputo?
«Da Maria Elena Boschi. Mi ha mandato un messaggio: Lavorerai con me”».
Non avrebbe preferito occuparsi di diritti civili?
«Ma io non mi considero un gay professionale. Occuparmi del titolo V mi appassiona moltissimo: le riforme saranno cruciali».
Franco Grillini però ha fatto notare che lei è il primo gay dichiarato al governo.
«E un po’ ha ragione. Come sorprendersi per la prima donna ministro della Difesa, il primo ministro di colore, siamo una società più lenta di altre, ma stiamo evolvendo ».
Perché la Barracciu indagata in Sardegna e Gentile sospettato di pressioni sui giornalisti in Calabria?
«Non so, non mi sono noti i processi decisionali, sono persone che non conosco, quindi non mi sembra elegante commentare».