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 2014  marzo 03 Lunedì calendario

LO SFRATTO PIÙ COSTOSO DELLA STORIA: 17 MILIONI PER LASCIARE IL MAYFLOWER


Nel 2004 i fratelli Will e Arthur Zeckendorf avevano comprato per 400 milioni di dollari l’albergo al numero 15 di Central Park West, per trasformarlo in condominio di lusso. L’unico problema era che dentro vivevano ancora quattro inquilini con un contratto rent-controlled, ossia una specie di equo canone infrangibile, e bisognava convincerli a uscire con le buone, evitando cause molto difficili da vincere. Tre inquilini, fra cui il figlio del generale Douglas MacArthur, avevano accettato le offerte, ma il quarto si era dimostrato subito un osso duro. Sukenik aveva 73 anni e da trenta viveva al Mayflower. Molto intelligente, con un dottorato in fisica, era solo e arrabbiato col mondo. All’inizio aveva detto ai fratelli Zeckendorf che non voleva soldi, ma un appartamento con vista sul parco. Quindi gli avevano comprato una magnifica casa su Central Park South, pensando di aver risolto il problema.
A quel punto però Herb aveva cambiato idea: «L’accordo non vale più, voglio soldi. Molti soldi». I Zeckendorf avevano risposto avviando i lavori di demolizione del Mayflower, abbattendo i muri vicini alla stanza di Sukenik, ma lui non si era offeso: «Mi piace il rumore, e guardare i lavori». E la causa per non andare da nessuna parte. A quel punto, disperati, i proprietari dell’albergo erano tornati a negoziare.
Risultato: Herb aveva chiesto l’appartamento nuovo di Central Park South, più 17 milioni di dollari. Un’enormità, ma tenere fermo il progetto sarebbe costato molto di più. Così i fratelli Zeckendorf avevano staccato l’assegno. Sukenik, secondo il libro di Michael Gross «House of Outrageous Fortune» che ora racconta la sua storia, si era trasferito nella nuova casa e aveva speso quasi tutti i soldi. Fino al gennaio del 2011, quando è morto a 80 anni d’età. Ancora arrabbiato, secondo Gross.