Marco Molendini, Il Messaggero 3/3/2014, 3 marzo 2014
VASCO DIVORZIA DA SOLIERI
IL CASO
Rottura annunciata e definitiva. Si spezza, dopo un paio d’anni di tira e molla, la lunga storia di collaborazione, ma probabilmente anche di amicizia, tra Vasco e il suo chitarrista di sempre Maurizio Solieri, escluso dalla band che la prossima estate accompagnerà il rocker di Zocca nel tour degli stadi a cominciare dalle tre date all’Olimpico (25, 26 e 30 giugno). Un divorzio segnato da un comunicato firmato dal produttore Guido Elmi (e pubblicato sul sito del cantante) e che sotto il titolo inequivocabile “Cambiamenti” taglia fuori Solieri, anche senza citarlo. Basta l’elenco dei musicisti che accompagneranno il Blasco, a chiarire la situazione: la nuova formazione è composta da Will Hunt alla batteria (che prende il posto di Matt Lang), Claudio Golinelli al basso, Alberto Rocchetti alle tastiere, Frank Nemola corista, tastierista e trombettista, Clara Moroni corista, Andrea Innesto, sassofonista e flautista. Alle chitarre, accanto a Stef Burns, ormai colonna delle Rossi-band con cui collabora da vent’anni, ci sarà Vince Pastano, strumentista bolognese solido e moderno, che suona stabilmente con Luca Carboni e ha un curriculum di collaborazioni che va da Lucio Dalla (con il quale ha suonato nel musical Tosca) a Federico Poggipollini (il chitarrista di Ligabue).
I MOTIVI
Un bel cambiamento, anche a livello sentimentale, giustificato con motivi definiti di «urgenza artistica» per ottenere «arrangiamenti con sonorità più heavy riff-oriented». Spiega Elmi: «La batteria, il basso e la chitarra ritmica dovranno interagire e muoversi come una cosa sola, essere ancora di più le fondamenta su cui costruire musicalmente lo spettacolo... Per questo c’è l’esigenza di avere una sola chitarra solista». Come dire: Solieri non andava più bene per il progetto. Ma i semi della rottura si erano rivelati due anni fa, quando fra i due amici che lavoravano insieme da quasi 40 anni, ci furono scintille. A cominciare fu Solieri: «Vasco non sta bene» sparò in un’intervista, aggiungendo che il leader non aveva più un vero rapporto umano con lui. A parte il fatto che a quei tempi il Blasco non stava davvero bene, la risposta fu bruciante: «Ma vai a farti fottere... Io non sono mai stato bene. Io sto male! Ma tu ascoltavi solo la tua chitarra e dimentichi che hai potuto esprimere il tuo talento solo grazie a me». Poi il sigillo finale: «A ogni tour dell’ultimo decennio mi sono chiesto: lo lasciamo a casa? A noi serve un chitarrista ritmico non un altro solista rimasto negli anni Ottanta. Poi per affetto decidevamo ogni anno di prenderti». I due, poi, si sono riavvicinati. Il chitarrista ha fatto anche parte della formazione che ha accompagnato Vasco nelle date dell’estate scorsa. Però, quelle parole sfuggite nella rabbia del momento, rivelavano un vero bisogno di rinnovamento.
Al licenziamento Solieri non ha replicato. Sul web diluvio di commenti col popolo dei fedelissimi pronto a giustificare: «Le tue scelte Kom non si discutono». Ma c’è anche chi rinfaccia: «Quando presentavi la tua band, dicevi che erano i migliori al mondo... e i migliori al mondo non si cambiano....