Michele Monni, l’Espresso 28/2/2014, 28 febbraio 2014
PRIMO SEXY SHOP – [PALESTINA]
Con l’obiettivo di «aiutare a riaccendere la passione delle coppie all’interno del sacro vincolo del matrimonio», così si legge sul sito, apre i battenti Karaz (ciliegie in arabo), il primo sexy shop online palestinese. Dopo aver consultato il consiglio degli imam di Ramallah e ottenuto da questo una fatwa favorevole, il trentenne Ashraf Alkiswani ha lanciato la propria impresa commerciale (unica nel suo genere in Cisgiordania) in una società, quella palestinese, dove il sesso è concepito esclusivamente all’interno del matrimonio. «Non è solo una questione di sesso», confida Ashraf, «si tratta di costruire ponti di intimità tra marito e moglie, migliorando l’armonia sessuale, e per far diminuire divorzi e tradimenti. In questo senso, il mio, è un progetto sociale». L’Islam incoraggia l’intimità delle coppie sposate alla ricerca del piacere sessuale e non solo per fini procreativi. Per la legge islamica, le donne hanno il diritto di divorziare se il marito non assolve ai propri doveri coniugali e non concede un rapporto almeno una volta ogni 4 mesi. «C’è molta ignoranza riguardo al sesso nella nostra società», spiega Ashraf, «ma parlarne in pubblico è ancora un tabù». Per questo, l’anonimato fornito dal sito e la consegna di pacchi senza etichette presso le case degli acquirenti, sembra essere la formula vincente per il successo di Karaz. Sul sito è possibile trovare oggetti dei normali sexy shop: dai vibratori agli indumenti intimi commestibili, dai lubrificanti agli stimolanti sessuali, nonché una lista di suggerimenti (giochi erotici e consigli tecnici) per le coppie palestinesi che vogliano mettere un po’ di pepe nella propria vita sessuale.