Marco Damilano, l’Espresso 28/2/2014, 28 febbraio 2014
TOP E FLOP
TOP AGNESE LANDINI
La first lady invisibile, la signora Renzi - come la chiamano tutti omettendo il cognome di origine - è in realtà tosta come l’omonimo leader Fiom. Tra agiografi, consiglieri del Principe, i tweet all’alba del neo-premier raccontati come la luce sempre accesa a Palazzo Venezia dall’Istituto Luce, meglio lei, fiduciosa ma riluttante. Tendenza Agnese, diversamente renziana.
FLOP LORENZA BONACCORSI
Deputata Pd, scaturita dal verbo secondo Matteo, accusa i tg Rai di dare spazio solo a «grane e gossip» dei nuovi ministri anziché raccontare le loro risposte «alle attese degli italiani su economia e lavoro». Tranquilla, presto arriveranno le nomine e si cambierà verso anche a Saxa Rubra. Anzi, no, il verso solito. Renziana bulgara.
TOP ARISA
«Non conosco Renzi, non ho seguito niente». Beata lei! Eppure la vincitrice di Sanremo interpreta lo Zeitgeist, lo spirito del tempo,«il governo pop», lo ha definito Eugenio Scalfari. Un governo orecchiabile: «Risolverò / magari poco o niente / ma ci sarò». Renziana a sua insaputa. Controvento? No!
FLOP LUCIANA LITTIZZETTO
Il festival di Sanremo, spiegano gli esperti, «è stato fagocitato sull’Auditel e su Twitter dalla nascita del governo Renzi, dalla situazione in Ucraina e dalla vicenda WhatsApp» ("La Stampa", 24 febbraio). E già, bella scoperta, lo dicono le canzoni, il mondo non si ferma mai un momento. E la diva Luciana, rottamata, sembrava Emma Bonino.