Antonio Fidanza, MilanoFinanza 28/2/2014, 28 febbraio 2014
LA DELEGA FISCALE DIVENTA LEGGE
Via libera alla delega fiscale che è ora legge. Il provvedimento è passato ieri, in terza e ultima lettura, alla Camera a larghissima maggioranza con 309 voti favorevoli, 99 astensioni e nessun voto contrario. «L’obiettivo», ha affermato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, «è quello di modificare il fisco italiano in modo da favorire la crescita, eliminando i costi di gestione e di fare impresa». La riforma del sistema fiscale, però, dovrà essere messa a punto nei prossimi dodici mesi dal nuovo Governo che, attraverso il ricorso a decreti legislativi attuativi dovrà concretizzare il nuovo impianto di regola che la delega ha abbozzato. I tempi sono stretti e ben scanditi. Il primo decreto delegato dovrà essere presentato entro i prossimi quattro mesi, e comunque ad intervalli regolari, l’esecutivo dovrà illustrare alle commissioni Finanza di Camera e Senato lo stato di attuazione della delega.
Tra gli obiettivi delineati dalla riforma, il principale è la definizione puntuale dell’abuso del diritto, che dovrebbe mettere fine all’incertezza in materia, lamentata da banche e imprese e che ha portato a lunghi contenziosi tra le stesse e le autorità tributarie e amministrative.
La riforma ha sostanzialmente recepito le indicazioni del Cnel in materia di diritto penale tributario, che si possono sintetizzare nei seguenti punti: Coordinamento e semplificazione delle norme sugli obblighi dei contribuenti; potenziamento delle forme di contraddittorio tra amministrazione e contribuenti; leale e reciproca collaborazione tra amministrazione e cittadini; rafforzamento della conciliazione nel processo tributario.
Come ha affermato il premier, nel suo discorso di fiducia alla Camera «quello che si sta cercando di cambiare è la visione che gli italiani hanno del fisco perché «se il fisco smette di essere ostile e nemico, se il fisco smette di far paura ma assume i connotati di una sorta di consulenza che fa al cittadino, è meglio».
A tal proposito, la legge si impegna a proteggere i contribuenti di piccole dimensioni e operanti come persone fisiche, affiancandoli nell’adempimento dei loro obblighi fiscali inviando loro moduli precompilati e prevedendo, per i contribuenti che vi aderiscono, una riduzione degli oneri dovuti.
Tra i molti punti toccati dalla legge spicca anche la riforma del catasto che cambia il concetto stesso di valorizzazione del patrimonio immobiliare scegliendo, come unità di misura, non più il numero di vani ma la dimensione dell’immobile in metri quadrati. Dovrà esserci inoltre massima pubblicità e trasparenza delle funzioni statistiche ed è previsto anche un monitoraggio semestrale (con relazione del Governo al Parlamento) sugli effetti della revisione, articolati a livello comunale, al fine di verificare l’invarianza di gettito. Valori e rendite non potranno comunque andare al di sopra del valore di mercato. Per completare la riforma catastale sono stati stanziati 45 milioni di euro nel periodo 2014-2019 previsti nella legge di stabilità.
Importante anche la nuova regolamentazione del settore dei giochi, che prevede la partecipazione dei Comuni alla pianificazione della dislocazione di sale da gioco e punti vendita; maggiori controlli anti-riciclaggio, ma anche un rafforzamento delle norme sulla trasparenza e sui requisiti soggettivi.