Massimo Gaggi, Sette 28/2/2014, 28 febbraio 2014
NEVADA GIOCARE A WALL STREET CON IL LASER PER VINCERE DI UN NANOSECONDO
Speculare in Borsa scagliando potentissimi raggi laser: è la nuova arma – forse quella finale – nella guerra tra “brokers” che si sfidano sul terreno dell’”high speed trading”, le compravendite automatiche, e ad alta velocità, di titoli che partono in certe condizioni di mercato: operazioni nelle quali il guadagno è determinato dalla rapidità di esecuzione dell’ordine. Già oggi, grazie a potentissimi computer, queste transazioni vengono completate in frazioni di secondo, ma continua la corsa a ridurre il tempo: nanosecondi, miliardesimi di secondo. I tecnici la chiamano la “race to zero”, la corsa ad azzerare la differenza tra la velocità delle transazioni e quella della luce. Per avvicinarsi a questo obiettivo alcune aziende specializzate hanno cominciato a montare potenti proiettori di raggi laser sui tetti per collegare i “data center” dei mercati di New York, Stock Exchange e Nasdaq, coi “server” e con le società specializzate in “high speed trading”. Laser contro le microonde che già oggi eseguono transazioni a una velocità vicina a quella della luce.