Fa. P., Il Sole 24 Ore 27/2/2014, 27 febbraio 2014
Una vicenda iniziata male e che finirà peggio. Il peccato originale per Sorgenia data da molti anni ed è stato tanto debito, poco capitale e redditività decrescente
Una vicenda iniziata male e che finirà peggio. Il peccato originale per Sorgenia data da molti anni ed è stato tanto debito, poco capitale e redditività decrescente. Un mix velenosissimo. Già nel 2009, il debito superava di 10 volte il margine lordo. Poi, nonostante il credit crunch (per gli altri) le banche hanno aumentato l’esposizione salita del 50% e oggi a quota 1,8 miliardi. I margini al contrario si annullavano. Troppa offerta elettrica e costi-capestro di approvvigionamento del gas. Ora la soluzione sarebbe di riequilibrare la società. De Benedetti dovrebbe fare la sua parte e mettere 600 milioni in Sorgenia. In fondo è poco più del ricavato ottenuto dalla contesa Fininvest. Ma la famiglia sembra non voler accettare di fare in toto la sua parte. Sa che, se non muta il quadro, rischia di perdere i soldi. Ma così saranno le banche ad accollarsi la grana più grossa. Un copione già visto con i vari Zaleski e Zunino. Non ci si aspettava che quella scena la calcasse De Benedetti.