Visto Tv 18/2/2014, 18 febbraio 2014
DA BONOLIS A PUPO, COSÌ I PACCHI SONO ENTRATI NELLE NOSTRE CASE
Tutto iniziò con il famoso «Scavicchi, ma non apra» di Paolo Bonolis. Era il 2003 e il nuovo game show di Raiuno conquistò subito i telespettatori, anche grazie alle doti di intrattenitore di Bonolis, capace di scalfire per la prima volta dopo dieci anni l’egemonia d’ascolti di Striscia la notizia nella fascia pre-serale (e come vendetta Antonio Ricci gli scatenò contro una campagna per dimostrare che Affari Tuoi era in realtà taroccato). Nel 2005 Bonolis lasciò il posto a Pupo, uno che di gioco e scommesse se ne intende parecchio. Il cantante di Gelato al cioccolato ha ricordato più volte quando, nel 1983, perse 130 milioni di lire in una sola sera al casinò di Saint-Vincent. Nella primavera 2006 il testimone passò ad Antonella Clerici, che fece registrare il record di ascolti nella sua puntata d’esordio. Ma più che alla fortuna, la Clerici crede nella scaramanzia: beve una tazzina di caffè prima di ogni diretta e deve toccare una fune elettrica dietro le quinte («se non lo faccio, non esco»). Dopo l’Antonella nazionale è stato il turno di Flavio Insinna, che è tornato al comando della trasmissione dopo aver lasciato spazio, tra il 2008 e il 2013, a Max Giusti. Il comico e imitatore, prestato con successo alla conduzione, ricorda ancora oggi con nostalgia la trasmissione: «Affari tuoi resta una parte di me, le scatole in sé non mi mancano dopo cinque anni e oltre settecento puntate. Ma mi manca la normalità, l’essere diventato uno di famiglia per tanti. Ancora ci sono vecchiette arrabbiate che mi urlano: “Ma che modi sono? Lasciarci così?”».