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 2014  febbraio 25 Martedì calendario

A LEZIONE DI CIBO SANO


Da lunedì a venerdì, alle 10.40 su Rete 4, spunta una rapida, snella e interessante trasmissione dedicata al cibo italiano: Sai cosa mangi? Conducono con piglio sicuro Emanuela Folliero, volto notissimo di Mediaset, e Gianluca Mech, imprenditore, di-vulgatore scientifico, personal wellner e inventore del regime dietetico Tisanoreica: dieci minuti circa di notizie a tutto tondo su una grande “base” nazionale: pane, pasta, olio, riso, verdura, pesce e chi più ne ha più ne metta. Un mare di notizie più concentrato di un dado da brodo.
Ancora cibo in televisione... Non è che se ne sentiva proprio la mancanza...
Emanuela: «Guarda che questa volta non si parla di cucina, ma di alimenti italiani. Niente pentole, niente fornelli, niente chef. Soltanto produttori che, di volta in volta, svelano le caratteristiche del loro olio, delle loro fragole, delle loro carote, del loro pane e così via. La nostra è una trasmissione che offre la corretta informazio-ne sulle eccellenze del nostro Paese».
Gianluca: «Il nostro punto di vista sull’alimento è del tutto diverso da quello di una trasmissione di cucina. Emanuela fa conoscere il lato produttivo, io spiego il lato salutistico del cibo: sia perché moltissimi alimenti hanno pregi addirittura terapeutici, sia perché spesso non si ha la minima idea di che cosa mangiamo. Invece la prima attenzione verso se stessi deve partire da qui».
Nei dieci minuti scarsi di trasmissione, come vi siete spartiti i compiti?
Emanuela: «Io intervisto chi fa olio, chi coltiva radicchio, chi produce pane o birra e lo lascio raccontare tutto ciò che sa del suo piccolo tesoro. Siamo davanti a un grande bancone pieno di tutto ciò che riguarda il prodotto del giorno, e commentiamo, assaggiamo, annusiamo, discutiamo su ogni suo aspetto. Impariamo insomma a conoscerlo bene e per davvero. E i produttori, tutti giovani, esperti, preparatissimi, hanno l’occasione del tutto gratuita per potersi far conoscere. Un modo per far qualcosa contro la crisi, azzarderei».
Gianluca: «A me spetta invece il naturale sviluppo del programma. Sai davvero che cosa mangi? Ecco, io mi occupo di spiegare nel modo più semplice possibile le qualità salutistiche di un cibo, a che cosa fa bene, perché bisogna nutrirsene, in che cosa ci arricchisce corpo e animo. In più, insegno di volta in volta a farne un vero e proprio cosmetico. Per imparare anche da queste piccole cose a prendersi cura di sé. Non ne verranno fuori cosmetici hi-tech, ma credo che la gioia di creare da soli qualcosa di utile e buono aiuti a star meglio e, perché no, a diventare più belli».
E voi, da tutto questo, cosa avete imparato?
Emanuela: «Che esistono cibi nostrani che hanno ancora il sapore e i profumi di una volta. Che, se fatte con amore e cura, le cose italiane hanno davvero una marcia in più. Magari perché non devono viaggiare troppo per arrivare nei nostri negozi. Sono gusti che ci riportano indietro nel tempo e ci fanno capire che, spesso, gli uomini vanno troppo avanti, lasciandosi alle spalle la terra, scordandosene e ferendola. Come quando piove un po’ di più e la paghiamo in alluvioni... La terra non fa sconti, mai».
Gianluca: «Che la disinformazione alimentare regna sovrana. Il cibo che portiamo in tavola è ricco di calorie, ma povero di vitamine, di minerali e di oligoelementi. È paradossale: da una parte risparmiamo a comprare olio, pane e verdura, dall’altra spendiamo di più in medicine. Invece occorre mangiare meno, ma mangiare meglio: spendiamo qualche euro in più per un olio davvero di qualità e mettiamone poco nell’insalata. Ne guadagneremo in salute, e non solo. Purtroppo, invece, abbiamo perso la tradizione dei nostri nonni, ma non l’abbiamo rimpiazzata con una cultura maggiore».