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 2014  febbraio 26 Mercoledì calendario

DEGRADO, MUFFA E CREPE NEI MURI


I volumi antichi coperti dalla plastica, rimedio anti-infiltrazioni. Le crepe nei muri. La muffa che sale lungo lo scalone centrale, gli scatoloni ammassati negli appartamenti di Giulia Beccaria, le lampade al neon. Stato di salute della casa di Alessandro Manzoni in via Morone, dove lo scrittore visse dal 1814 al 1873. Tra vecchi fasti e drammatici segni del tempo. Tra decori ammalorati e spazi espositivi da ripensare. «È necessario un restauro urgente», ha detto qualche giorno fa al «Corriere della Sera» il presidente della Casa Museo, Angelo Stella. Basta guardarsi intorno: serve un sistema di climatizzazione che preservi la biblioteca dall’umidità, un nuovo impianto di illuminazione, il recupero dei fregi, dei soffitti, un piano per la sicurezza, l’ampliamento delle aree museali, la ristrutturazione della balconata e delle grondaie. Lavori importanti. Necessari per questo gioiello della cultura nazionale, per il «santuario laico» (così l’ha definito Stella) in cui nacquero le tre versioni de I promessi sposi . Lo spazio per intervenire, ora, c’è: dopo oltre sessant’anni di convivenza, lo scorso dicembre la Società storica lombarda ha liberato i locali al piano terra e nell’interrato, ci sono oltre trecento metri quadrati da sfruttare. «Bisogna fare presto — ha concluso Stella — chiediamo il sostegno di tutti». La prima risposta è arrivata.