Varie, 25 febbraio 2014
MacDonald’s per Sette – La McDonald’s ha ottenuto la certificazione internazionale di “Top Employers 2014”, che individua le eccellenze tra le aziende in fatto di condizioni di lavoro
MacDonald’s per Sette – La McDonald’s ha ottenuto la certificazione internazionale di “Top Employers 2014”, che individua le eccellenze tra le aziende in fatto di condizioni di lavoro. Quattro i punti forti: la formazione continua, la stabilità dei contratti (il 94% dei dipendenti è assunto con contratti di apprendistato e a tempo indeterminato), le condizioni degli ambienti di lavoro e, soprattutto, le possibilità di crescita. Il salario di ingresso (per un part-time) si aggira su 814 euro lordi. Ma diventare manager è alla portata, e il salario raddoppia. Negli anni Quaranta i fratelli Richard “Dick” e Maurice “Mac” McDonald aprirono a San Bernardino, in California, un ristorante per automobilisti dove servivano hamburger e patatine. Quando i clienti diventarono troppi e presero a protestare per le lunghe attese attaccandosi ai clacson, i fratelli McDonald trasformarono il locale in un self-service, economico e con pochi piatti. L’hamburger costava 15 centesimi di dollaro (19 se c’era anche il formaggio), le patatine fritte 10 centesimi. Nel 1954 un rappresentante di frullatori di nome Ray Kroc propose ai fratelli McDonald di aprire altri locali in giro per l’America. Per inaugurare il suo primo McDonald’s a Des Plaines, nell’Illinois, Kroc vendette l’auto, ipotecò la casa, litigò con la moglie, abbandonò i frullatori. Il 15 aprile 1955, alla fine della prima giornata di lavoro, contò un incasso di 366 dollari e 12 centesimi (non si trattava di una grossa cifra, ma aveva piovuto tutto il giorno). Nel 1961 i fratelli McDonald vendettero la società a Kroc per 2,7 milioni di dollari. Nel 1984, alla morte di Kroc, l’azienda voleva abbattere il suo locale per ricostruirlo ex novo. Le proteste degli americani furono tali che il ristorante venne trasformato in museo. I Mc-ristoranti in Italia sono 450, ci lavorano 16mila addetti di cui il 40% full time e il resto a tempo parziale. Dai consumatori italiani la McDonald’s ricava circa un miliardo di euro l’anno e continua nonostante la crisi a crescere attorno al 5%. Nel fatturato della multinazionale americana l’Italia è il decimo Paese al mondo e il quarto in Europa. Dipendenti italiani: l’80% ha meno di 35 anni; il 90% è assunto a tempo indeterminato; il 60% è costituito da donne. Nel 2011 sono stati creati 1.500 nuovi posti di lavoro. I McDonald’s sono più di 34.000 in 119 Paesi del mondo, danno lavoro a un milione e 800mila di persone e servono ogni giorno 63 milioni di clienti. «La cosa più bella di Tokyo è McDonald’s. La cosa più bella di Stoccolma è McDonald’s. La cosa più bella di Firenze è McDonald’s. Pechino e Mosca non hanno ancora nulla di bello» (Andy Warhol). McDonald’s vende più di 75 hamburger al secondo. Secondo le stime dell’azienda, un lavoratore americano su otto è stato impiegato da McDonald’s. I primi ristoranti all’estero furono quelli di Canada e Porto Rico (1967), seguiti da Giappone, Germania, Guam e Olanda (1971). Nel 1985 il primo ristorante italiano McDonald’s. A Bolzano. In Italia il 31% dei clienti McDonald’s ha un’età fra i 20 e i 35 anni, l’11% tra i 15 ed i 19 anni. In media un italiano va da McDonald’s una volta ogni 15 giorni, cioè una volta ogni 45 pasti. Nei ristoranti italiani di McDonald’s vengono serviti circa 700.000 pasti al giorno. Due anni fa da McDonald’s vendevano due panini pensati da Gualtiero Marchesi: “Vivace”, con pane al bacon ricoperto di semi di girasole, bacon a fette, spinaci saltati, cipolla marinata, hamburger di carne bovina, maionese con grani di senape, e “Adagio”, con pane ricoperto di mandorle a pezzetti, mousse di melanzane, pomodori a fette, melanzane a cubetti in agrodolce, hamburger di carne bovina, ricotta salata. Prezzo: 4,70 euro. Dolce: “Minuetto”, tiramisù con mascarpone, panettone, salsa al caffè, canditi e mandorle. Prezzo 2,50 euro. In tutta la Cina la catena McDonald’s, per adattarsi alla fonetica locale ha preso il nome “Mai dang lao”. Nella sede centrale di McDonald’s, a Chicago, lavorano duemila persone. I vari edifici (che ospitano anche la sede della Hamburger University, i laboratori di ricerca e le cucine sperimentali) sono collegati con un pulmino, il McDonald’s shuttle. McDonald’s venne quotato in Borsa nel 1966. La prima offerta di azioni, a 22,50 dollari, venne lanciata nel decimo anniversario della ditta, nel 1965. Con i suoi incassi annui, McDonald’s rientra tra le prime cento economie del mondo L’88% delle persone riconosce l’insegna con gli archi dorati. Persone che riconoscono la croce cristiana: 54%. Per formare i manager della McDonald’s, Kroc aprì la “Hamburger University”. La sede, nel 1961, era uno scantinato di Elk Grove Village (Illinois). L’anno dopo arrivano gli archi d’oro e la M stilizzata, che da allora è il simbolo del gruppo nel mondo. Attualmente più di 5.000 studenti frequentano ogni anno l’Hamburger University. Dal 1961, più di 80.000 restaurant managers hanno frequentato i corsi i cui crediti sono riconosciuti da altre Università. Nel 1956, primo anno di piena attività, McDonald’s aprì 12 ristoranti. Nel 1957 i locali erano diventati 40, con vendite per 4,4 milioni di dollari (quell’anno a Natale, Kroc distribuì hamburger gratis all’Esercito della Salvezza di Chicago). Nel 1958, quando fu venduto il centomilionesimo hamburger, i ricavi superarono gli 11 miliardi di dollari. Nel 1960 i McDonald’s aperti negli Usa erano diventati 200 e vendevano 400 milioni di hamburger. Fatturato McDonald’s nel 1997: 34 miliardi di dollari, circa 60 mila miliardi di vecchie lire. Secondo l’organizzazione McDonald’s, i prodotti sono divisi in tre categorie in funzione della loro temperatura di conservazione: i surgelati (hamburger, cotolette, bocconcini di pollo, filetti di pesce) stanno in celle a -18/-23 gradi; formaggi e miscele di gelato in celle a 1-4 gradi; Ketchup, senape, cetrioli a 5-25 gradi. Tutti i prodotti vengono cotti direttamente da surgelati. McDonald’s prepara le patatine fritte alla temperatura di 168°, il pollo a 182°, il pesce a 166°, gli hamburger tra 177° (griglia inferiore) e 218° (griglia superiore). I cibi cotti restano in “armadietti” riscaldati ad aria: gli hamburger a 60/66° per un massimo di 10 minuti, dopo questo tempo non possono più essere venduti. Cotolette e bocconcini di pollo sopravvivono riscaldati a 88/93° per 30 minuti. Le patatine fritte stanno sotto la lampada a 375 watt per un massimo di 7 minuti. Sotto la guida del manager e dopo aver seguito un training molto accurato, i lavoratori di un ristorante riescono a tenere lo scarto al di sotto dell’1%. Il panino più calorico è Big Tasty Bacon: 890 chilocalorie, 47 grammi di proteine, 50 di carboidrati, 55 di grassi, 3,4 grammi di sale. «Ora da McDonald’s ci trovate anche dei divani per incoraggiare i clienti ad attardarsi. Sono molto comodi. Sono imbottiti con il poliestere di qualità che usano anche per la carne!» (David Letterman). «McDonald’s ha sovvertito abitudini secolari. Quando mai i ragazzini usciti da scuola andavano a mangiare da soli? Oltretutto ha insegnato loro a sparecchiare il tavolo» (Gianni Boncompagni).