Nicola Lombardozzi, la Repubblica 18/2/2014, 18 febbraio 2014
Proteste in Russia, Bielorussia e Kazakhstan da quando lì è stata vietata la produzione e la vendita di biancheria intima con guarnizioni di merletto sintetico
Proteste in Russia, Bielorussia e Kazakhstan da quando lì è stata vietata la produzione e la vendita di biancheria intima con guarnizioni di merletto sintetico. Sette donne sono state arrestate in una piazza di Almaty, capitale del Kazakhstan: sventolavano davanti ai poliziotti la loro biancheria e urlavano slogan contro il governo. Manifestazioni di piazza si preparano anche a Mosca, dove il mercato dell’intimo femminile fattura quasi 6 miliardi di euro. La causa del divieto è nel pizzo sintetico, fonte di allergie, dermatiti, infezioni dell’apparato genitale. Il divieto si riferisce, infatti, a tutte le fibre sintetiche che contengano oltre l’85% di poliammide e che non garantiscano più del 6% di traspirazione. Con la nuova legge il 90% della biancheria intima femminile immagazzinata in Russia sarà presto invendibile.