Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  febbraio 18 Martedì calendario

Proteste in Russia, Bielorussia e Kazakhstan da quando lì è stata vietata la produzione e la vendita di biancheria intima con guarnizioni di merletto sintetico

Proteste in Russia, Bielorussia e Kazakhstan da quando lì è stata vietata la produzione e la vendita di biancheria intima con guarnizioni di merletto sintetico. Sette donne sono state arrestate in una piazza di Almaty, capitale del Kazakhstan: sventolavano davanti ai poliziotti la loro biancheria e urlavano slogan contro il governo. Manifestazioni di piazza si preparano anche a Mosca, dove il mercato dell’intimo femminile fattura quasi 6 miliardi di euro. La causa del divieto è nel pizzo sintetico, fonte di allergie, dermatiti, infezioni dell’apparato genitale. Il divieto si riferisce, infatti, a tutte le fibre sintetiche che contengano oltre l’85% di poliammide e che non garantiscano più del 6% di traspirazione. Con la nuova legge il 90% della biancheria intima femminile immagazzinata in Russia sarà presto invendibile.