Guido Ruotolo, La Stampa 22/2/2014, 22 febbraio 2014
LANZETTA, FESTA A METÀ CIVATI ATTACCA IL PREMIER
Ride al telefono mentre si sente un gran vociare attorno a lei. «Sono ancora con il camice addosso. Sto festeggiando con gli amici di Monasterace». Maria Carmela Lanzetta, sindaco «contro» di Monasterace ha appena saputo di essere stata nominata ministro degli Affari regionali. «L’ho appreso in diretta, guardando la televisione. Sono ancora in farmacia. Non lo sapevo e siamo qui tutti quanti a ridere. Una nomina assolutamente inaspettata e molto bella» racconta. «La accetto per essere testimone della mia terra, la Calabria». E poi aggiunge: «Ho saputo della nomina quando lo hanno saputo tutti gli altri. Non ero preparata: ho ricevuto una chiamata di Graziano Delrio, che mi conosce da sempre e che io conosco e stimo da sempre. Al di là delle correnti io faccio parte del Pd. Con Renzi non c’è mai stato nessun contatto, anzi io ho votato contro in direzione generale perché ero dell’area Civati».
Ed in effetti ieri, appena resa nota la lista dei nuovi ministri, Civati è rimasto sbalordito dalla notizia. «Non ne sapevo niente - attacca - nessuno ci ha avvisato. Renzi sta facendo di tutto per farsi votare contro. Per il resto, non sapevo che dopo Gianni e Enrico ci fosse anche un Matteo Letta. Bis. Il rimpasto mi fa venire le bolle (cit.)».
Il neoministro a sua volta risponde: «E’ vero quanto dice Civati. Ma io davvero non sapevo nulla della investitura. Vorrei parlare prima con lui e poi rilascerò una dichiarazione».
La farmacia, pochi minuti dopo la lettura ufficiale della lista dei ministri si è riempita di cittadini e amici. È la farmacia che fu incendiata nel 2011. Nell’aprile successivo la sua auto fu bersaglio notturno di pistolettate. Le intimidazioni non provocarono le reazioni aspettate. Anzi, attorno al sindaco si creò una cintura di solidarietà. Andò a trovarla anche il segretario Pd Bersani. Ma quando in giunta ci fu chi non gradì che l’amministrazione comunale si costituisse parte civile in un processo contro un suo dipendente, lei, che era stata eletta sindaco nel 2006, decise di gettare il guanto. Insomma, si dimise.
Era il luglio scorso e con una lettera inviata al presidente della Camera, Laura Boldrini, annunciò: «Lascio la politica. Sono stanca e delusa».
Paradossalmente, con quelle dimissioni lei entrò in politica partecipando alle primarie nazionali con la lista di Pippo Civati. Quando ci fu il confronto televisivo su Sky tra i candidati a segretario, Pippo Civati l’ha elesse nel suo Olimpo. Ma nei giorni scorsi, alle votazioni calabresi per eleggere il nuovo segretario regionale del Pd, il neoministro degli Affari regionali non ha sostenuto il candidato di Civati e neppure quello di Renzi, bensí il candidato indicato da Gianni Cuperlo.
Oggi Maria Carmela Lanzetta arriva a Roma. «Devo ancora organizzare il viaggio con i carabinieri perché io sono con la scorta». Attorno a lei tanti amici, e quando parla al telefono, si sentono voci che si accavallano: «Andremo tutti a Roma!».