vari (vedi testo), La Stampa 22/2/2014; Corriere della Sera 22/2/2014, 22 febbraio 2014
STEFANIA GIANNINI (ISTRUZIONE)
Linguista e glottologa, ex rettore dell’Università per stranieri di Perugia, Stefania Giannini (53 anni) scrive libri senz’altro appassionanti con titoli così Tra grammatica e pragmatica: la geminazione consonantica in latino o così La fonologia dell’interlingua. Principi e metodi di analisi. E anche una grande twittatrice, strumento con il quale esprime tutte la sua alta considerazione per Napolitano, Monti, Letta, Renzi e tanti altri. Per farvi capire: «Per @matteorenzi RIMPASTO parola vecchia? Più vecchia sua ipocrisia» (24 gennaio). «Grazie @matteorenzi, noi ci siamo!» (ieri). Ci sono sempre e comunque.
Mattia Feltri
Massimo Gramellini
L’ANAGRAMMA–
Stefania Giannini = Sai, Fini, inganna te
di Marco Bresolin
STEFANIA GIANNINI–
Istruzione
Scelta civica, 53 anni
(Paolo Conti) Stefania Giannini, lucchese, classe 1960. Dal 1999 è professore ordinario di Glottologia e Linguistica, dall’1 ottobre 2004 all’aprile 2013 è rettore dell’ Università per stranieri di Perugia. Tra il 2005 e il 2009, ricopre il ruolo di rappresentante per l’Italia nel Comitato di selezione del programma «Erasmus mundus» alla Commissione europea. Dal 2006 è membro della presidenza della Conferenza dei rettori. Nel 2010 è presidente della Società italiana di glottologia. La sua carriera politica è recente. Senatore eletto nel febbraio 2013 con la lista Monti, dal novembre scorso è segretario di Scelta civica.
↑ La sua carriera accademica, soprattutto quella di rettore a Perugia, e il suo contatto con la realtà internazionale del progetto Erasmus la mettono nella condizione di muoversi con agilità sia nell’università sia nella ricerca scientifica. Una buona carta per evitare il dramma della continua fuga dei nostri «cervelli» all’estero. Così come le sarà utile il fresco incarico di segretario politico per rendere più «pesante» il ministero dell’Istruzione.
↓ Al contrario, però, proprio per questa sua indubbia formazione universitaria, rischia di sapere ben poco di scuola primaria nonché di secondaria inferiore e superiore. Cioè gli anelli più deboli e impoveriti dell’istruzione italiana, in particolare per quanto riguarda la secondaria inferiore in piena crisi di identità e contenuti. Le basterà parlare con i demotivatissimi docenti per capirlo. E anche per allarmarsi in tempi molto rapidi.
CdS