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 2014  febbraio 21 Venerdì calendario

SECRETATI GLI SWAP FALSI DI ATENE


Una pietra tombale su abbatte sullo scandalo derivati in Grecia. La Corte di Giustizia europea ha stabilito che l’Eurotower non è tenuta a divulgare alcuna informazione o documento riservato sulla vicenda. I giudici di Strasburgo erano stat chiamati a dirimere una controversia con Bloomberg. Nel 2010 l’agenzia aveva inoltrato all’Eurotower una formale richiesta di accesso a due documenti interni relativi alle operazione di "chirurgia estetica" con cui Atene, con la consulenza di big della finanza Usa come Goldman Sach e Jp Morgan, mascherò il debito pubblico "monstre" al fine di rispettare i requisiti Ue. La Bce negò per ben due volte l’accesso alle carte chiesto, in base al principio di libertà di informazione, da Bloomberg che decise di farle causa. La prima pronuncia, nel 2012, fu a favore della banca centrale con la motivazione ufficiale che divulgare simili informazioni avrebbe «minato la protezione dell’interesse pubblico e creato allarme sulla politica economica dell’Ue e della Grecia». Analoga la pronuncia di ieri dei giudici di Strasburgo. La vicenda emerse a febbraio del 2010 quando un’inchiesta del New York Times rivelò che Goldman e Jp Morgan aiutarono la Grecia, ma anche l’Italia, a mascherare i buchi di bilancio con i derivati. La Bce era al corrente di queste operazioni? Agì per contrastarle? Domande che restano senza risposta. (A.F.D.)