Stella Prudente, Il Messaggero 21/2/2014, 21 febbraio 2014
OLESYA FERITA TWITTA: «STO MORENDO» IL SUO GRIDO COMMUOVE IL MONDO
LA STORIA
ROMA A Kiev sono le 10.44. Un tweet disperato e un paio di foto bastano a trasferire nel microcosmo dei social media tutto l’orrore di queste giornate ucraine. Gli scatti mostrano un’infermiera di 21 anni, Olesya Zhukovskaya in piazza per protestare contro il governo di Janukovich. Istantanee di una rivoluzione fatta col telefonino in mano. La prima immagine mostra la giovane donna sorridente: sopra la giacca a vento indossa una t-shirt con la croce rossa bene in mostra, sul berretto di lana una maschera da sci per ripararsi da fumo e lacrimogeni. Nella seconda Olesya è stata colpita al collo da un proiettile, perde molto sangue. Con la mano sinistra tenta di arginare la ferita, nella destra tiene stretto il cellulare. Dev’essere poco dopo, che lancia il suo messaggio di dolore via Twitter e Vkontakte, il Facebook russo: «Sto morendo». Stando alle prime testimonianze Olesya è l’ennesima vittima dei cecchini filogovernativi. Il suo post viene ritwittato migliaia di volte. Centinaia i messaggi di cordoglio e indignazione da tutti gli angoli del pianeta. Poi un’esilissima speranza: «Olesya è viva, attaccata a un respiratore, ma è viva» scrive su Facebook Kristina Berdinskikh. E qualcun altro riferisce che la donna è stata operata, che forse riesce a salvarsi. Alcuni siti riportano i commenti dei genitori, fino alla conferma sull’account dei giovani della Majdan: «Olesya Zhukovskaya è ferita gravemente, ma viva». L’unica certezza è che sulla pagina dell’infermiera, dominata da una foto degli scontri sullo sfondo di rose rosse, lei ha smesso di scrivere. Mentre prima dell’incidente la sua cronaca era stata vibrante: «Venite tutti a Kiev! Abbiamo bisogno di aiuto! La carneficina è iniziata stamattina…». Dalla sequenza dei tweet, si evince che la ragazza era arrivata nella capitale questa settimana e ha visitato la piazza un giorno prima di essere colpita. Olesya riferisce di aver sentito «da diverse fonti affidabili» che la Russia potrebbe mandare truppe in sostegno al governo. E quando le violenze si intensificano, la giovane attivista spiega di aver trovato riparo in una chiesa dove il segnale per i telefoni è leggermente migliore. L’ultimo messaggio, dopo essere colpita appare alle 10.44 ora locale. Segue soltanto silenzio.