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 2014  febbraio 21 Venerdì calendario

CAPORETTO AL FAZIO-FESTIVAL


Se fosse un giorno normale la notizia sarebbe che Fabio Fazio ha detto una quasi parolaccia (“Mi sono rotto le palle”), rispondendo a una domanda sul buonismo che non paga più in termini di ascolti, dato il tracollo. Ma la notizia è appunto un’altra: è il mercoledì nero del Festival, visto in media da 7 milioni 711 mila spettatori con il 33.95% di share, quasi nove punti e 3,6 milioni di spettatori in meno rispetto al 2013.
La tesi Rai è che gli ascolti di Sanremo ricomnciano a salire quando termina la partita. Dunque la Caporetto è imputabile a Milan-Atletico Madrid (che però ha fatto il 18%, non il 30). Fabio Fazio è preoccupato, stanco, teso. Parla e ha l’aria di sentirsi sperduto nel caos di una macchina che ci mette poco a mangiarti, anche se tu pensi di domarla. Si può solo fare uno sforzo di razionalità: “Uno può prendere il dato auditel come un disastro, oppure ci si può ragionare sopra. La prima serata abbiamo fatto un punto e mezzo in meno rispetto all’anno scorso, non lo definirei un risultato tragico. Ieri c’è stata una sottostima della partita in chiaro su Canale 5 e non si può far finta che non ci sia”. È immaginabile però che qualche riflessione sulla formula sia stata fatta. Mercoledì abbiamo visto una specie di riassunto dei successi di Fazio: Anima mia (con Baglioni), Vieni via con me (il duetto sulla bellezza con la Littizzetto), i siparietti Sandra&Raimondo con lui in vestaglia e la lei bisbetica. Stessa spiaggia, stesso mare da troppo tempo: la squadra degli autori è con lui da oltre un decennio, anche le unioni più solide hanno bisogno di riossigenarsi. Ma la trovata di ieri sera – lafinta contestazione che diventa medley – è riuscita, ironica, intelligente.
Ci vogliono quattro minuti per sentire rivolgere a Fazio la domanda “Ha deciso per il Festival 2015?”. Risposta vaga: “Arriviamo a sabato, vedremo”. Lui è la prima opzione di RaiUno, il direttore Giancarlo Leone l’ha detto chiaramente. Ma Fazio non lo farà mai, anche se teoricamente gli accordi per un eventuale “terzo mandato” ci sono già, e
– con il consenso di entrambe le parti – prevedono un cachet decisamente ridotto. Dunque per un altro conduttore, trattare compensi stellari sarà piuttosto complicato. E vale anche per Paolo Bonolis - rappresentato da Lucio Presta, che ha “firmato” i Festival con la direzione artistica di Gianmarco Mazzi (quelli finiti all’attenzione della Corte dei Conti). Proprio ieri Bonolis ha dichiarato: “Il racconto di Fabio è magnifico ma manca la novità”. Ultima annotazione sugli ascolti: c’è un problema pubblicitario.Nelsensocheseèverocome dice Leone che per i contratti di quest’annosonoormaidefiniti,ancheincaso di ascolti bassi (ma non tragici). Sarà un problema per le trattative del prossimo anno.
Bisognerà anche tenere informati i nostri lettori degli interessanti sviluppi del giallo dei quattro disoccupati della prima serata. Ieri Leone ha smentito il fatto che la Rai abbia pagato loro l’albergo: “Denunceremo chi affermasse il contrario”. Tipo i diretti interessati, che però non cambiano versione. Maria Rosaria Pascale conferma la versione dei suoi colleghi: “Non abbiamo pagato l’albergo. Non avevamo i soldi. Siamo andati via dall’hotel quando è venuta la polizia a prenderci e ci hanno portato di nuovo in commissariato. Lì ci hanno dato il foglio di via e addirittura ci hanno accompagnato fino a Imperia”.
La versione dell’hotel è che il conto per le due stanze sia stato saldato cash (640 euro) dai quattro imbarazzanti ospiti. Insomma più di qualcosa non torna: le forze dell’ordine indagano (e non solo per la violenza privata). E quelli de La vita in diretta? Bocche cucite, sia da parte di Lucio Presta, manager e marito della conduttrice Paola Perego, sia da parte dei suoi collaboratori. Certo che qualcosa ci deve essere, se una giornalista del sito tvblog.it   scrive di aver visto, davanti al commissariato di polizia martedì notte, “la troupe de La vita in diretta che contava un cameraman, un inviato, un’assistente, un’autrice del programma, il conduttore Franco Di Mare e un personaggio che sembrava essere il più importante di tutti”. E aggiunge che il “Personaggio importante” l’ha avvicinata dicendole: “tu non puoi parlare conloro,abbiamol’esclusivanoifindall’inizio”. Dunque pare che l’invito ci sia stato, anche se Di Mare (sempre a tvblog.it  , a noi non ha risposto) conferma solo di aver passato la notte davanti alla questura. Mossa azzardata infastidire Leone, che alle 22.31 la sera del fattaccio, aveva già mandato sms in giro per vietare nelle trasmissioni Rai le interviste ai guastatori. Azzardata anche visti gli ascolti non brillantissimi de La vita in diretta e quella voce per cui si starebbe cercando una sostituta per Paola Perego.