Caterina Visco, il Venerdì 21/2/2014, 21 febbraio 2014
QUANDO IL RAGNO SUONA E BALLA LA FEMMINA CADE NELLA RETE
SAN FRANCISCO. Il pian terreno del Valley Life Sciences Building, che ospita la facoltà di Scienze biologiche al campus di Berkeley, è dominato da un gigantesco scheletro di Tyrannosaurus rex. Più contenuti per dimensioni sono i padroni della scena al quinto piano: i vivacissimi e minuscoli ragni del genere Habronattus del laboratorio di Damian Elias. La loro caratteristica principale è muoversi a balzi: anziché catturare la preda con una ragnatela, come felini si appostano in agguato e al momento opportuno spiccano un salto per bloccarla. «Fanno grande affidamento sulla loro vista, che è paragonabile a quella di molti vertebrati, in alcuni casi anche a quella di un gatto» racconta Elias, mostrando orgoglioso decine di portamine trasparenti pieni di minuscoli ragni. I suoi provengono per lo più dal Sud degli States e dal Messico «ma si trovano ovunque in Nord e Centro America» precisa.
Nonostante le dimensioni, anche a occhio nudo si può distinguere il maschio, molto più appariscente e colorato della femmina, come avviene, per esempio, nel pavone. E proprio come quest’uccello il ragno Habronattus danza per conquistarsi una compagna. In più, però, unisce ai movimenti una canzone, unica per ogni specie del genere. «Ogni maschio, inoltre, ha la propria versione» dice il ricercatore, che studia questi ragni da quasi dieci anni. «Sono come dei musicisti jazz: suonano la stessa canzone ma ognuno improvvisa variando, e in alcune specie lo show può durare anche più di un’ora». Per produrre la «musica» sfregano diverse parti del corpo fra loro o le scuotono velocemente e tamburellano sul terreno. Il frutto di tanta complessa attività non è però percepibile dall’orecchio umano e per studiarlo Elias registra le vibrazioni provocate da questi movimenti nel terreno e poi le converte in suoni udibili.
Studiare gli Habronattus, racconta, è anche un modo per comprendere cosa guidi la differenziazione tra specie: «Quella degli aracnidi è una classe di animali relativamente giovane e questo genere è tra i più recenti». Eppure esistono più di novanta specie, ognuna con canzoni diverse, più o meno complesse. «Esaminandole potremmo scoprire i fattori che portano alla diversificazione» spiega Elias. «Per ora sappiamo che il corteggiamento avviene solo di giorno, che molte delle specie che vivono in ambienti aperti presentano canzoni più articolate, e che le femmine di alcune specie amano le novità. Chissà se questo è vero anche nelle altre specie…».