Jaime D’Alessandro, il Venerdì 21/2/2014, 21 febbraio 2014
I PIÙ GRANDI BEVITORI? NO, NON SONO I RUSSI: SEUL LI SUPERA (MOLTO)
Un altro bicchierino, l’ultimo, e poi andiamo». Chissà quante volte questa frase è stata pronunciata in giro per il mondo. E soprattutto: chissà dove la si sente più spesso. Di primo acchito viene in mente la Scandinavia o magari gli Stati Uniti o forse l’Inghilterra, invece è altrove che si alza davvero il gomito. Infatti, secondo Euromonitor, specializzata nelle ricerche di mercato, è a Seoul e dintorni che questa frase viene pronunciata più spesso. Dalla classifica del consumo medio procapite di liquori che ha stilato, prendendo in esame ben 44 Paesi nell’arco di dieci anni, in testa c’è la Corea del Sud. Il consumo è di 13,7 bicchieri a settimana, seguita a grande distanza dalla Russia con 6,3 bicchieri, dalle Filippine con 5,4 e dalla Thailandia con 4,5. Alle loro spalle il Giappone, la Bulgaria, l’Ucraina, la Slovenia, il Brasile e gli Stati Uniti. L’Italia? Al trentaquattresimo posto con 1,2 bicchieri, dopo l’India e prima degli Emirati Arabi Uniti. Mentre il primo dei Paesi del nord Europa in classifica è la Finlandia, in dodicesima posizione con 2,9 bicchieri, e la Norvegia in venticinquesima, dopo la Grecia e il Sudafrica a quota 1,6.
Chi ha avuto la sorte di trascorrere un sabato sera in giro per la capitale sud coreana, non sarà stupito più di tanto dalla notizia. A differenza dei giapponesi, che si sbronzano con regolarità dopo l’ufficio ma raramente sono molesti, a Seul l’alcol è valvola di sfogo diffusa e le risse sono frequenti. Secondo la polizia sud coreana, un terzo dei tre milioni di crimini commessi nel Paese sarebbe riconducibile all’abuso di alcol, così come il 76 per cento dei reati contro l’ordine pubblico e il 44 per cento delle violenze domestiche.