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 2014  febbraio 20 Giovedì calendario

IL MONDO AL CONTRARIO DEI GAY: VOGLIONO SPOSARSI E PAGAR TASSE


Si è messa nuda perché Equitalia rifiuta di lasciarla in mutande. O meglio: dei soldi da lei li gradirebbe pure (475mila euro per l’esattezza, manco pochi), solo che a fronte di questo sforzo economico il Fisco non è disposto a riconoscere, a «inquadrare» la sua professione (cioè quella di escort) come tutte le altre. Quindi le tasse no, le multe sì. La cosa ha fatto infuriare Efe Bal ( che nel frattempo ha impegnato alcuni suoi beni per riuscire a far fronte all’esorbitante cifra scritta nelle tre cartelle esattoriali). Così la nota escort, transessuale, ha acquistato pagine sui quotidiani e le ha riempite di cartaceo dissenso, ma non soddisfatta, ieri si è denudata davanti all’ingresso del Corriere della Sera a Milano, in via Solferino, e ha minacciato di fare altrettanto di fronte all’abitazione del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera. Si presenterà a sorpresa una mattina ( l’unico momento in cui presumibilmente perfino l’uomo di Equitalia terrà la guardia abbassata) e si farà trovare nuda come mamma non l’ha fatta.«Perché adesso basta» spiegava Efe ai cronisti: «Da tanto tempo sostengo che voglio pagare le tasse per vivere in modo normale, per poter garantirmi in futuro una pensione, per accedere alla sanità pubblica. Ma questo non si può fare. Poi però, in base al redditometro, vengo colpita da cartelle folli. Ma che devo fare?». E ancora: «In Italia la prostituzione non è reato e non è tassabile, ma poi si diventa evasori e si è colpiti da cartelle e da multe. Incredibile. Ormai sono nullatenente e non riesco nemmeno più ad usare i soldi che guadagno».
Quindi nuda in pubblico e pubblicamente ansiosa di pagare le tasse: «nascondere» è evidentemente un verbo che le andrebbe spiegato. L’urgenza di Efe Bal, felice di contribuire, ce ne fa venire in mente un’altra altrettanto incomprensibile: quella, da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso, di sposarsi ad ogni costo. Mentre gli etero fanno di tutto per sfuggire ad Equitalia e fuggire dall’altare, forse addirittura con la stessa veemenza, il mondo omosessuale fa carte false per consegnarsi mani e piedi ai peggiori incubi degli altri. «Prima il dovere, poi il giacere» devono essersi messi in testa. Ansiosi di provare le affilate ghigliottine che decapitano da anni uomini e donne «tradizionalmente orientati ». Ora, il caso di Efe Bal, in parte lo si può perfino comprendere dal momento che è economicamente vessata e di contro non ha neppure la prospettiva (perché ci creda signora Bal, a poco più di una prospettiva si riduce) di avere in cambio vantaggi da parte dello Stato. Ma gli altri... Gli spasmodici della fede al dito, i romantici del «noi», gli idealisti dell’unione... Se anche per loro, anche in parte, è l’aspetto burocratico a prevalere (se ci molliamo a chi va la casa al mare? Chi si tiene la scrivania comprata a Parigi, in quel delizioso mercatino che ci sembrava tale solo perché allora ci amavamo ancora mentre adesso siamo qui a fare la conta del «mio» e «tuo»?) beh, se è questa la faccenda, allora forse basterebbe anche un blindatissimo contratto al «cospetto» di un notaio. Se è per tutto il resto, ricordatevi una cosa: sposarci è l’unico modo che abbiamo trovato noi etero, per separarci.