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 2014  febbraio 20 Giovedì calendario

SCATENATO GUALAZZI: «FIORELLO NOSTRO FAN»


Cristiano De Andrè, Arisa, Sinigallia, certo. Sono in pole al Festival. Ma la vera sorpresa musicale di questo Sanremo è rappresentata dalla strana coppia formata da Raphael Gualazzi, il bravo ragazzo, e da Bloody Beetroots, l’elettro-dj nato a Bassano del Grappa che ha stupito l’Ariston con la sua maschera da Uomo Ragno molto fetish. A tal punto da stuzzicare persino Fiorello che, dalla sua edicola, ha inviato un sms di complimenti ai due: «Siete forti, bravi!». Un binomio singolare, il loro, che ha scosso lo stantio baraccone dell’Ari ston con due pezzi choc: Liberi o no, che è passato in finale, e il blues Tanto ci sei. Brani contenuti nell’ep Accidentally on purpose, progetto nato dall’ennesima idea geniale di Caterina Caselli Sugar: «Raphael è un musicista incredibile, ed è questa la prima ragione per la quale stiamo collaborando», ha detto Bloody. Un tipo che ha lavorato con Peter Frampton e persino con Sir Paul McCartney per il quale ha addirittura remixato e cambiato la canzone SSL.
«Con McCartney ho lavorato un giorno intero nel suo studio di Londra. Una persona semplice che chiedeva consigli al sottoscritto, vi rendete conto?». Presente all’incontro con il volto coperto dalla consueta maschera da Spiderman che nasconde il suo volto sul palco, Bloody ha spiegato: «Non me la toglierò mai. Solo se un giorno dovessi decidere di aprire un chiosco di bibite potrei far vedere finalmente il mio vero volto!».
Per Gualazzi questo è il terzo Festival («Ma per me è come se fosse il primo»). La sua maturità artistica l’ha portato anche a scrivere la colonna sonora per il prossimo film di Pupi Avati («È la mia prima esperienza del genere, e il rapporto con il regista è bellissimo, anche perché Pupi ha una grandissima sensibilità musicale essendo un clarinettista, in origine»). Venerdì, nella serata del Sanremo Club, i due verranno raggiunti da Tommy Lee per eseguire Volare. «Non siamo ancora certi cosa ne verrà fuori, perché non abbiamo mai mai provato insieme: ma il risultato sarà divertente. Gualazzi: «È la più bella canzone italiana mai scritta ».
L.IAN.