S.Fi., Il Sole 24 Ore 20/2/2014, 20 febbraio 2014
MINI-RUBLO? NON DITELO A INDESIT
Il rublo è un pugile suonato, messo ko dall’euro. Ieri sera ci volevano 49 biglietti della moneta di Mosca per comprarne solo uno della divisa di Eurolandia. Piangono le griffe del lusso italiane e i turisti russi: lo shopping del Made in Italy diventa sempre più costoso. Ma piangono anche altri, più insospettabili: come la Indesit, in quel di Fabriano in mezzo agli Appennini. Altro che le frizioni familiari in seno ai figli di Vittorio Merloni, che hanno tenuto banco per mesi e ora si sono risolte in modo non traumatico; altro che la ricerca di uno sposo per un matrimonio ormai indispensabile. La vera preoccupazione per il colosso italiano degli elettrodomestici è il mini-rublo: la Russia è stata negli ultimi anni il salvagente, un mercato in costante crescita mentre l’Euroa entrava in stagnazione. L’Est Europa da sola pesa per poco meno della metà dei ricavi totali (38%). Ma l’anno scorso la Russia ha perso il 15% di ricavi: un 10% è colpa di un’improvvisa caduta dei consumi. Il resto al Super-Euro. Se il rublo continua a calare, in un mercato che ha smesso di correre, sarà un problema. (S.Fi.)