Sarina Biraghi, Il Tempo 20/2/2014, 20 febbraio 2014
LUCIANINA RINGRAZIA GUCCI. KASIA IN LUNGO FA SOGNARE
Quelli belli come noi che sono tanti. Cantano come allora le gemelle Alice ed Ellen Kessler nei lunghi abiti neri luccicanti: non mostrano le gambe (quattro, in sincronia strabiliante) che negli anni Sessanta malgrado le mutandine che coprivano interamente il lato B, il body che mortificava il seno e le calze non velate, facevano sognare gli italiani. Nel 2014 a far sognare le italiane sono gli abiti di Luciana Littizzetto che ieri sera ha ringraziato Frida Giannini, direttore creativo della maison Gicci che ha selezionato alcuni capi iconici delle ultime collezioni per esaltare la personalità e il fisico, non certo da top model, della conduttrice. Deliziosi i miniabiti neri (colore amato dalla Giannini) a cominciare dal primo, indossato ieri sera, con maniche a rete e piume di struzzo al fondo. Anche nella conferenza stampa Lucianina indossava un abitino in crèpe de chine nero con maniche a tre quarti, booties a tacco alto con plateau in camoscio nero, e borsa in camoscio nero con frange e dettaglio in bambù della Collezione Primavera-Estate 2014. Più prezioso il secondo outfit indossato dalla conduttrice, blu (altra nuance oltre al verde) con cristalli e baguette alle maniche e al girocollo. A slanciare la silhouette della presentatrice-comica oltre agli abitini corti le scarpe con zeppe e tacchi altissimi, pure questa una sfida per la creativa di casa Gucci perché pare che la Littizzetto calzi un introvabile numero 33 e mezzo.
Abito nero, doppiato in bianco, monospalla in crepe di Fendi, indossato con sandali in pelle argentata e Swarovski da Kasia Smutniak, sempre bellissima con quel viso acqua e sapone. Gattinoni Couture per Noemi, sorridente e sicura in abito lungo in organza rosa pastello con intarsi mikado e cristalli, piuttosto futurista come la collana, di Gianni de Benedittis nella quale si è impigliata la Littizzetto.
Francesco Renga batte Ron in fatto di stile: perfetto il giovane cantante in Roberto Cavalli, che firma anche Francesco Sarcina, troppo blu per il pupillo di Dalla. Inappuntabile Fabio Fazio negli smoking neri, come lo scorso anno, griffati Costume National del designer Ennio Capasa.
Per la costumista Ester Marcovecchio anche il look del festival di Sanremo, con due stilisti fortemente innovativi alla guida di due grandi maison internazionali, è un inno alla bellezza. Ma bellezza non sono solo gli abiti perché come dice Luciana «bellezza è vedere che hai la cellulite e dire ma che me ne fotte». Più gentile Fazio: «Bellezza è dire: mi piaci anche se hai la cellulite».
Sarina Biraghi