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 2014  febbraio 21 Venerdì calendario

COPIARE

«Ho imparato molto dagli allenatori che ho avuto, soprattutto da Ancelotti, poi però ho le mie sensazioni. Non si possono copiare gli altri, ognuno deve essere se stesso» (Pippo Inzaghi).

SERGENTE «A me piace una relazione sullo stesso piano. Io ho avuto un allenatore che diceva: “Fai così perché lo dico io” e non mi piaceva, così come sbaglia un tecnico che si posiziona troppo in basso. Dobbiamo stare sullo stesso livello: qui a Madrid non ci sono ragazzini, ma uomini, padri, mariti che certamente non hanno bisogno del sergente di ferro» (Carlo Ancelotti).

APPUNTI «Io ho iniziato a prendere appunti a 25-26 anni, ma il gioco è cambiato tantissimo. Nel 2006 abbiamo vinto il Mondiale con un calcio antico, molta difesa e ripartenze, però avevamo un grande leader: Lippi. Oggi io probabilmente non troverei posto in Nazionale, perché non si può più giocare con un atteggiamento difensivo» (Rino Gattuso).

MONTAGNA «Siamo una squadra, in passato abbiamo avuto successo assieme e anche se questo non è l’inizio che volevamo, tutti lavorano per sistemare le cose. Siamo davanti a una montagna, ma siamo fiduciosi di poterla scalare. Non c’è ragione di farsi prendere dal panico» (Sebastian Vettel e i problemi della Red Bull nei test in Bahrain).

CUORE «Ho una visione del calcio diversa rispetto ai colleghi italiani. Quando era alla Roma non sono andato a una cena di gruppo ed è scoppiato un caso. Ma non ho mai litigato con nessuno. E anzi, se parlo di Roma alla mia ragazza mi vengono gli occhi lucidi. Ho lasciato lì un pezzo di cuore» (Fabio Borini).

MANCANZE «Mi manca Firenze, che è certamente più bella di Manchester. E mi mancano gli amici. Ma non fraintendetemi, non sto pensando di tornare alla Fiorentina» (Steven Jovetic).

SFIDE «Ho rinnovato l’accordo per commentare le gare Superbike in tv. Ma ho in mente anche qualcosa di più. Mica dico che voglio tornare a tutti i costi. Però se non hai dei sogni, mancano le prospettive. La vita è questione di sfide» (Max Biaggi).

MAI «Programmi per il futuro? Non fermarmi mai. Ho tante cose da fare ancora sia come atleta sia come mamma. Faccio tanti sacrifici per questo ma alla fine i risultati pagano ogni fatica» (Valentina Vezzali, che ha da poco compiuto 40 anni).