Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  febbraio 18 Martedì calendario

VALERI, KESSLER, CARRÀ IL FESTIVAL DI FAZIO IN STILE STUDIO UNO


Siamo alle ultime 24 ore, quelle in cui - spiega Fabio Fazio - «ci si chiede “perché sono qui?”, “chi me l’ha fatto fare?” e non c’è risposta, se non cercare di recuperare la leggerezza necessaria alla conduzione di una gara di canzoni».
Stasera la grande sorpresa (Sanremo ama le iperboli) è la partecipazione di Luciano Ligabue, fino a ieri previsto solo sabato: il cantautore doppierà con un omaggio a Fabrizio De André. Esattamente trent’anni fa uscì Creuza de ma, il disco-capolavoro in dialetto genovese che De André scrisse con Mauro Pagani, oggi direttore musicale del Festival.
È chiaro che gli ascolti dello scorso anno (la prima serata fu seguita da più di 14 milioni di italiani, con uno share del 47%) aiutano a sentirsi più leggeri. Anche perché, dopo qualche corteggiamento a vuoto (in particolare con Jovanotti, che il direttore di Raiuno Giancarlo Leone vuole portare sulla sua rete), il Fazio IV (dopo 1999, 2000 e 2013) non esce dal solco del Fazio III: conduzione doppia con Luciana Littizzetto, ospiti musicali non troppo numerosi e scelti con cura, ospiti non musicali numerosi, scelti per rappresentare il proverbiale Paese reale. Molti sportivi, due giornalisti, Massimo Gramellini e Gian Antonio Stella, il genetista Luigi Naldini, Cristiana Collu - direttrice del Mart di Rovereto, la più giovane responsabile di museo d’Italia -, attori e attrici.
Una partecipazione a sera celebra i 60 anni della Rai Tv: la prima, stasera, è Raffaella Carrà, che sulla strada di Sanremo vota la fiducia a Matteo Renzi: «L’Italia è stanca, ha bisogno di progetti: tutti dovrebbero dargli una mano per arrivare alle elezioni con una nuova legge elettorale. È giovane e coraggioso, ce la può fare».
Domani tocca a Franca Valeri, mentre le Kessler, domani, accompagneranno un cantante in gara. «Sono felice - dice Luciana Littizzetto - perché entro dentro la tv di quand’ero bambina. Con la Carrà stiamo provando un numero, io ballo e canto, come con le Kessler; Franca Valeri è ha linguaggio e pensiero modernissimi. Non sono contenta, sono grata».
È la tv di Fazio, nostalgica e post-moderna, che frulla nel varietà l’alto e il basso, il nuovo (come il pre-Festival di Pif dedicato a San Romolo) e la memoria: «Il nostro tributo ai 60 anni Rai non consiste nel farne la storia con le immagini in bianco e nero, ma nell’adoperarne subliminalmente i canoni per punteggiare il festival. E il canone Rai per eccellenza è quello dei grandi varietà, quegli spettacoli scritti dal primo all’ultimo minuto, come si faceva quando le cose si facevano bene. Lavoriamo così, e se le cose saranno fatte male è solo perché non siamo capaci».
Come accadeva a Studio Uno e a Canzonissima, gli ospiti dovranno regalare al Festival un momento di spettacolo: anche Laetitia Casta, star della prima serata con film in uscita (Una donna per amica, di Giovanni Veronesi), domenica e ieri ha lungamente provato con orchestra e ballerini, Fazio e Littizzetto a porte chiuse.
Anche il conto economico aiuta. Da giorni il direttore Leone fa sapere che il Sanremo del 2014 non spenderà neanche un euro del canone. Ieri ha potuto fare cifre precise: «Posso annunciare che dagli sponsor e dagli spot la Rai incasserà 20,2 milioni, cui andranno aggiunti i 600 mila euro della vendita dei biglietti». Non confermato, ma mai smentito, un costo complessivo di circa 18 milioni di euro, di cui 7 vanno al Comune di Sanremo, che li usa - parola del sindaco Maurizio Zoccarato - «per il sociale, 1,2 milioni per aiutare il turismo, poco meno di un milione per l’orchestra».
Sabato si chiude con Maurizio Crozza. Leone dice che, dopo la trattativa fallita per portarlo su Raiuno, ogni occasione di averlo è buona; Fazio spiega di non temere contraccolpi per la contestazione dell’anno scorso e spiega che ama la circolarità. E infatti ha richiamato Laetitia Casta, che a Sanremo ballò (con Renato Dulbecco) già nel 1999. E anche questo è varietà.