Gianfranco Ferroni, ItaliaOggi 18/2/2014, 18 febbraio 2014
LA RAI TRASLOCA: PRONTA LA VECCHIA SEDE DELL’ALITALIA
La via romana è intitolata ad Alessandro Marchetti, e si trova nella zona della Magliana: lì c’era l’ex centro direzionale dell’Alitalia, destinato a diventare la nuova sede della Rai, secondo le voci aziendali. Da quando è stata abbandonata dall’ex compagnia di bandiera, è oggetto delle irruzioni dei predoni dell’oro rosso: quintali di rame contenuti nel complesso immobiliare, oltre ai trasformatori di correnti, fanno gola alle bande di raccoglitori di metalli. Chissà se ne troveranno ancora, di rame, prima di traslocare da viale Mazzini.
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Per cambiare l’Italia, «Matteo Renzi dovrà cambiare anche la Rai. È il tempo giusto perché ci si ponga il problema di come la si debba governare, sia in riferimento agli organismi sia rispetto alle persone. Non è più pensabile di avere una struttura che dipenda da un consiglio d’amministrazione, un presidente e un direttore generale»: ne è convinto il vicepresidente della commissione di Vigilanza, il renziano Salvatore Margiotta. Una sua stoccata è destinata ai rappresentanti del Pd nel consiglio di amministrazione della Rai, Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi, rappresentanti di un percorso nuovo voluto dall’ex segretario Pier Luigi Bersani «che ha guardato a personalità della società civile, svincolati dalle nomine dalla politica, mentre gli altri partiti seguirono un percorso tradizionale». Cosa ne è conseguito? «L’effetto è stato che gli altri agiscono in nome e per conto della politica, mentre i consiglieri in quota Pd, cui toccava dare un contributo di prospettiva, francamente non mi pare che abbiano impresso alcuna spinta innovativa». Ma la scadenza del cda nel 2015 è tutt’altro che lontana e la legge cui si sta pensando, anticipa il senatore, «non può riguardare solamente il servizio pubblico, ma deve puntare a riformare l’azienda in maniera strutturale».
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Almawave, società di innovazione tecnologica del Gruppo AlmavivA, lancia «Social Analysis Sanremo 2014», il monitoraggio in real time del sentiment dei social network, e più in particolare degli utenti di Twitter, sul prossimo festival della canzone italiana di Sanremo, al via da oggi. L’indagine, realizzata attraverso la collaborazione con la fondazione Ugo Bordoni, ha lo scopo di fotografare il posizionamento «social» della trasmissione televisiva più popolare in Italia, e si sviluppa nell’ambito di una partnership per lo sviluppo di soluzioni altamente avanzate ed innovative in questo campo tra Almawave e la stessa Fondazione Bordoni. «Social Analysis Sanremo 2014» prevede il monitoraggio del buzz, ovvero quanto si parla della trasmissione, dei conduttori, dei cantanti in gara e degli ospiti, individuando tutte le citazioni su Twitter (menzioni, hashtag, termini correlati). Inoltre, si realizzerà un’analisi del sentiment sui personaggi del festival e sui temi emergenti dello stesso, attraverso una stima statistica delle grandezze delle categorie: tweet con opinione positiva, negativa e neutra.
Riunione sul tema della sicurezza in uno degli uffici dell’Ariston ieri tra l’organizzazione del Festival e le autorità, ovvero prefetto e questore di Imperia, Fiamma Spena e Pasquale Zazzaro: stasera all’Ariston è atteso Beppe Grillo tra il pubblico in sala. Nella parte esterna al teatro saranno schierate forze dell’ordine sanremesi e imperiesi, per controllare eventuali manifestazioni non autorizzate.
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«Non è solo una questione di share: la presenza di Grillo non può essere liquidata con superficialità lasciando al pubblico quasi la sorpresa di scoprire che cosa accadrà. I vertici Rai garantiscano lo svolgimento del Festival di Sanremo senza che la più famosa manifestazione canora italiana venga usata per scopi personali e propagandistici»: è la richiesta di Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in commissione Vigilanza Rai. Per Peluffo, «il presidente della commissione di vigilanza Roberto Fico dimostri di saper ricoprire il ruolo di garanzia assicurandosi che il servizio pubblico non sia usato in modo surrettizio e strumentale, stravolgendo i programmi a scopo di propaganda politica personale. Saremmo di fronte a un grave precedente e a un atto di prepotenza inaccettabile nei confronti degli spettatori, cittadini che pagano il canone e che vogliono scegliere liberamente cosa seguire alla tv senza fuori programmi estemporanei di leader politici che si fanno campagna elettorale».
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Giornata mondiale della radio, e le edizioni Ediesse festeggiano l’evento con una doppia iniziativa. Il 20 febbraio al cinema Apollo Undici di Roma sarà presentato il libro di Lorenzo Pavolini Si sente in fondo? Avventure dell’ascolto. Quindi sarà proiettato il documentario di Nicolas Philibert La maison de la radio. Insieme a Pavolini interverranno Giorgio Zanchini e Piero Pugliese di Radio 3.
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Dopodomani il bar libreria «Rodaviva» di Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, ospiterà la presentazione di Quando avevo vent’anni. 1992/2012 – Interviste, riflessioni, ricordi su Falcone e Borsellino, libro del giornalista Rai Ettore De Lorenzo. Con prefazione di Salvatore Borsellino, il volume è ispirato all’anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio in cui furono uccisi Falcone e Borsellino.
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Mercoledì 5 e giovedì 6 marzo 2014, la Rai, in occasione del novantesimo anniversario della radio e del sessantesimo della televisione, ha deciso di celebrare la ricorrenza aprendo un focus sulle problematiche della donna, attraverso l’organizzazione del convegno «Donna è...» che si terrà a Roma, nell’auditorium Parco della Musica, sala Sinopoli. Il convegno verterà da un lato sulla capacità della donna, impegnata nei vari settori di attività professionale e imprenditoriale, dall’altro sull’importanza di una corretta rappresentazione di genere nei media, per favorire l’affermazione delle donne nel mondo economico, politico, culturale, sociale e della comunicazione.