MilanoFinanza 18/2/2014, 18 febbraio 2014
L’INDONESIA METTE LE MANI SUI SOLDI DEI PELLEGRINI
Non c’è più religione. Il ministero delle Finanze indonesiano ha deciso di utilizzare il fondo da 63 miliardi di rupie (5,4 miliardi di dollari) in cui i pellegrini anticipano i soldi per l’Hajj, il pellegrinaggio obbligatorio alla Mecca, per ridurre l’esposizione verso gli investitori esteri. Lo ha rivelato il Financial Times, secondo cui il fondo, nel quale oltre 2 milioni di musulmani hanno anticipato i soldi per iscriversi a una lista d’attesa di 12 anni per il viaggio alla Mecca, verrà usato dal ministero delle Finanze per comprare i sukuk, cioè i certificati di investimento conformi alla Sharia, la legge coranica. Il fondo, attualmente di oltre 5 miliardi di dollari, salirà a 15 miliardi di dollari nel 2015. L’obiettivo del governo è ampliare con questi soldi il mercato finanziario islamico, riducendo così l’esposizione debitoria del Paese verso gli investitori esteri, che detengono circa un terzo del debito pubblico indonesiano. La decisione è stata presa dopo che la rupia è crollata e gli investitori esteri si sono massicciamente ritirati degli investimenti finanziari in Indonesia, a seguito della riduzione degli acquisti di asset da parte della Federal Reserve.